Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Parole chiave: Scuole filosofiche
Adfectus e ‘moderazione’ nei Dialoghi di Seneca. Spunti di riflessione, tra apatheia e metriopatheia
La posizione senecana in merito all’esistenza o meno di una parte irrazionale nell’anima e, conseguentemente, alla necessità della moderazione o dell’eliminazione delle passioni, viene presa in esame a partire da IRA e dall’analisi della genesi delle passioni, dovute ad una species cui segue una errata opinio e perciò un iudicium alterato. Tale teoria esclude l’esistenza di una parte irrazionale dell’anima, in quanto la passione è dovuta ad un giudizio errato da parte della ragione, e l’azione moderatrice cui S. esorta è intesa a educare la ragione stessa al fine di eliminare radicalmente i vizi. S. dunque, coerentemente con le posizioni stoiche, sostiene l’apatheia e non la metriopatheia.
Il sillogismo di Seneca tra filosofia e retorica dell’identità
Analisi della valutazione senecana del sillogismo espressa nella lettera 85 (già commentata dalla stessa autrice): dalla lettera stessa, messa a confronto con numerosi passi senecani e non (Cicerone, Platone, gli SVF), emerge come il sillogismo divenga potente strumento di parenesi nel cammino verso la virtù, di cui il filosofo si serve per dimostrare che all’eliminazione delle passioni conseguono virtù e saggezza, coincidenti in ultima analisi con il sommo bene.
Lo stile del filosofo secondo Seneca: una rilettura dell’epistola 100
La lettera 100, in cui Seneca discute lo stile di Papirio Fabiano, uno dei suoi maestri, rappresenta una sorta di ‘drammatizzazione’ delle idee del filosofo: le osservazioni e le critiche attribuite al destinatario Lucilio esprimono in effetti, come emerge dal confronto con altri testi e con lo stesso stile dell’autore, l’autentica posizione senecana.
Seneca and the Stoic Theory of Cognition: Some Preliminary Remarks
Inquadramento della teoria cognitiva di Seneca sulla base dei fondamenti della dottrina stoica, con particolare attenzione ad alcune questioni: se l”impressione cognitiva’ (phantasia kataleptike), fondamento preliminare e necessario della conoscenza, possa essere suscitata anche dalla lettura (77-83: Seneca non ne parla ma pare darlo per scontato); in che senso gli studi filosofici possono essere utili sul piano epistemologico (83-93: sì, per lo meno come praemeditatio futurorum malorum); la formazione dei concetti (94-100: definizione che va limata eliminando le opinioni errate dei più); l’idea del saggio (100-102: un’idea assolutamente svincolata dalle percezioni sensibili, che deve valere come modello di comportamento).
Seeing Seneca Whole. Perspectives on Philosophy, Poetry and Politics
Le signe dans les Questions naturelles de Sénèque
Analisi dei corradicali signum (con i sostantivi affini indicium, nota) e significare nelle Naturales Quaestiones, inquadrati nelle problematiche della divinazione da un lato, dell’eziologia scientifica dall’altro, entrambe espressioni del sistema deterministico stoico.
Il motivo della corsa a precipizio nelle Fenicie di Seneca
Il motivo della corsa caratterizza nelle Fenicie Edipo, così come l’incedere lento e sereno è proprio di Antigone: i due personaggi manifestano anche su questo piano la loro emblematicità sul piano filosofico, come simboli rispettivamente di stoltezza e saggezza.
Les stoïciens ont-ils cru au déluge universel?
Percorso fra le fonti stoiche sul diluvio universale, dalle Allegorie di Omero di Eraclito a Seneca, Dione Crisostomo, il neoplatonico Celso, Firmico Materno e gli scolia Bernensia a Lucano. L’Autrice conclude che non si può parlare a questo proposito di una teoria specificamente stoica, ma piuttosto di un motivo comune a buona parte della tradizione filosofica, mitologica, orientale antica.
Women’s role in the home and the state. Stoic theory reconsidered
Studio sulla concezione stoica delle donne nella società. Attraverso un’analisi degli scritti dall’antica alla tarda stoà, si giunge alla conclusione che, sebbene gli stoici (p. es. S.) abbiano affermato che le donne hanno la stessa capacità di giungere alla virtù degli uomini e possono come loro trarre beneficio da un’adeguata istruzione, specialmente filosofica, da ciò non consegue che esse debbano avere nella vita reale gli stessi diritti e doveri degli uomini, né che possano partecipare alla vita politica; perciò bisogna concludere che stoicismo e femminismo sono incompatibili