Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Parole chiave: Scienze
Medicina; fisica; geografia
La représentation du volcanisme dans les Naturales Quaestiones de Sénèque
La spinosa questione della divisione in libri di NTR; accezioni moderne del termine vulcano, l’una corrente, l’altra scientifica; in NTR troviamo diversi passi in cui si parla di vulcanismo nei diversi sensi moderni; dalla combinazione delle descrizioni di NTR II, della teoria e della descrizione di NTR VI e della breve teoria di NTR V risulta che S. segue una teoria del vulcanismo e dell’attività sismica simile a quella che la dossografia di NTR Vi attribuisce ad Anassagora ed Epicuro; la teoria si integra con NTR III (origine delle fonti calde e teoria del sottosuolo); la rappresentazione dominante in NTR è di vulcanismo come fenomeno di origine aerea; non esiste una teoria esplicita e completa del vulcanismo in NTR: esso è un caso particolare dell’attività sismica; descrizione molto imprecisa dell’Etna alla fine del libro II; pur con alcune contraddizioni dovute all’interferenza tra due teorie, NTR sono strutturate con grande coerenza organica
Seneca guardava il cielo con attenzione … anche quando non ce lo aspetteremmo
S. e l’astronomia; esegesi delle descrizioni celesti in TRG e il loro fine poetico; i temi della luce e del buio, della vista e del cosmo in DPS, PHD e HOE; i segni zodiacali in THS; esistono evidenti tracce di una reale contemplazione della volta celeste da parte di S.
Zur Erdbebentheorie des Poseidonios
NTR VI, 21, 2 si concentra sui movimenti interni delle forze sotterranee come cause dei terremoti, con distinzione di succussio ed inclinatio; la spiegazione non contraddice ma si integra con quella presente in D.L. VII, 154; tutte e due possono derivare da Posidonio
Aufbau, Darstellungsform und philosophischer Gehalt der Naturales Quaestiones des L. Annaeus Seneca, Diss.
analisi strutturale e contenutistica di NTR
Sénèque et la prise d’Œchalie
indipendenza di HOE da Soph. Tr.; diverso atteggiamento anche verso le questioni geografiche; attenzione scrupolosa, da erudito, di S. per la localizzazione di Ecalia (HOE 123-132); indifferenza di Sofocle (Tr. 74); polemica con F. Harder (citato da 1924.19 , 515), che accusa S. di scarsa informazione geografica
Sénèque et l’astronomie
polemica con A. Oltramare (Les origines de la diatribe romaine, Payot, Paris 1924, 263) e G. Pire (Stoïcisme et pédagogie, Vrin, Paris 1958, 81), che sulla base di PST 88 ritengono S. nemico risoluto dell’astronomia; avversione di S. per l’astrologia, ma non per l’astronomia (PST 88, 14-15); utilità morale e spirituale dello studio dei corpi celesti, propedeutico alla conoscenza di Dio; panteismo stoico; spiegazione mitologica dei fenomeni celesti in TRG come forma poetica di insegnamento morale e religioso, non come gioco letterario (cf. Verg. g.; Ov. met. I, 85); astronomia poetica e astronomia filosofica
Sénèque et la médecine stoïcienne
indipendenza di S. dalle teorie fisiologiche dell’antico e medio stoicismo; patologia e terapeutica
Il valore dossografico del “de terrae motu” di Seneca
esame della struttura della sezione de terrae motu (NTR VI), contenente una rassegna delle teorie sismologiche precedenti e contemporanee; composizione in età giovanile di un trattato sui terremoti perduto, poi rifluito in NTR VI a costituirne il nucleo dottrinale e centrale; differenze stilistiche tra la parte centrale del libro da un lato e il proemio e le conclusioni dall’altro; esame delle fonti: Posidonio e Asclepiodoto, ma non i Meteorologica di Aristotele; analisi dei fraintendimenti e delle inesattezze e impossibilità di stabilirne l’attribuzione a S. stesso o alle fonti; disinteresse di S. per l’attribuzione precisa delle teorie esposte dovuta al valore puramente strumentale da lui attribuito alla scienza, nel quadro più generale della filosofia antica, orientata soprattutto verso i problemi pratici
La medicina en la obra de Séneca
Aristophanes über die Nilschwelle
la teoria di Diogene d’Apollonia citata in Arist. Nub. 272 viene interpretata erroneamente da Aristofane, ma in modo corretto da S. in NTR IVa, 2, 28