Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Parole chiave: Scienze
Medicina; fisica; geografia
Nerone e la ricerca delle fonti del Nilo (Sen. nat. VI 8, 3-5)
racconto della spedizione promossa da Nerone nel territorio etiopico ad investigandum caput Nili in NTR VI, 8, 3-5; confronto con Plin. nat. VI, 181-186; dati apparentemente contrastanti: per Plinio la spedi-zione in Etiopia è missione esplorativa in funzione militare, per S. Nerone è mosso da interessi scientifici (ve-ritatis amantissimus); esegesi del testo di S. il cui senso va ribaltato alla luce dei seguenti elementi: contami-nazione di generi letterari (inserzione di una forma della storiografia, il discorso/racconto dei centurioni, nel-l’ambito di un trattato scientifico), descrizione non scientifica del luogo scoperto secondo il modello epico di topothesia, allusione all’aemulatio Alexandri, che ha in comune con Nerone un pretestuoso amor veritatis e usa le implicazioni scientifiche delle sue conquiste come copertura ideologica dell’avidità del tiranno
La nature dans les Questions naturelles de Sénèque
l’ordine dei libri di NTR e i fenomeni naturali; le motivazioni che indussero S. a studiare la natura alla fine della sua vita; i quattro significati del termine natura in NTR: forza irrazionale che governa il mondo; insieme di tutto ciò che esiste; principio originale creatore, regolatore e distruttore; elemento costitutivo, carattere proprio di un oggetto, di una persona o di un essere divino; fonti stoiche e platoniche di tali concezioni
Ethik und Naturwissenschaft: Die Praefatio zu Senecas Naturales Quaestiones, in Zur Philosophie der Antike
Seneca e il terremoto di Delo: alcuni esempi di confusione tra spostamento geografico e movimento tellurico
la citazione da Verg. A., III, 77 di NTR VI, 26 tradisce il pensiero originario (con immotam Virgilio non intendeva che Delo fosse «immune da sismi»), sulla base dalla frequente confusione tra i concetti di tremere e di vagari; la critica di S. a Talete in NTR III, 14 ha per oggetto una doxa che Talete non ebbe mai: il problema è dovuto ai diversi sensi in cui si può intendere il concetto di movimento della terra; in Pi. fr. 33C Snell-Maehler a)ki/nhton te/raj?va inteso come «stella fissa» e non come «immobile prodigio»; causa dei tre problemi: la confusione tra spostamento geografico e movimento tellurico
New World and “novos orbes”: Seneca in the Renaissance Debate over Ancient Knowledge of the Americas
Il concetto di causa nella filosofia ellenistica e romana
la dottrina della causalità, con particolare riferimento alla nozione di causa attiva e efficiente; la concezione stoica della causalità; testimonianza di Cicerone; critica di Carneade; la teoria della causalità in S. (pp. 4533-4538): esame di PST 65, con la contrapposizione di due modelli alternativi di causalità (platonico-aristotelico da un lato e stoico dall’altro); dipendenza di tutte le cause da quella efficiente (la ragione che agisce, cioè Dio); giustificazione di tale tesi in base ai fondamenti della fisica zenoniana; dimostrazione della validità della fisica stoica: la teoria della causa unica ed efficiente è il modello più valido di interpretazione dell’ordinamento del cosmo; utilizzazione della dottrina della causalità per spiegare il rapporto tra bene e ricchezza in PST 87; conformità della distinzione senecana delle cause a quella presente in Cic. fat.; ulteriori sviluppi della dottrina della causalità in Clemente Alessandrino
Seneca, St. Paul, Synesius, and the text of the Europa Ode
analisi di Hor. carm. III, 27, 21-24: difficoltà di interpretazione delle parole trementis / verbere ripas; esame e rigetto delle congetture proposte, gementis al posto di trementis (R. Bentley), costas al posto di ripas (D.R. Shackleton-Bailey); esame delle spiegazioni proposte senza alterare il testo; proposta di esegesi ricorrendo a passi tratti da altri autori utili ad illustrare le tecniche di navigazione durante le tempeste: PST 53, 2; Atti 27, 27-31; Syn. ep. 4 Hercher = 5 Garzya
Il contenuto scientifico di un brano di Lucrezio: 4,387-396
Lucr. IV, 387-396 è più chiaro se confrontato con NTR VII, 25, 5-7 e non può essere fonte delle affermazioni sul moto planetario di NTR; l’espressione di S. che introduce retrogradus esplicitamente come termine tecnico è usata per riferire una teoria astronomica: è quindi evidente l’uso di una fonte scientifica o dossografica, e il legame tra i due testi sembra suggerire l’uso di una fonte comune
Presenza di un sapere fisiognomico nelle tragedie di Seneca
le insistite informazioni sulle caratteristiche facciali e comportamentali dei personaggi di TRG si spiegano sulla base delle convinzioni fisiognomiche S. ha ereditato dalla tradizione filosofica e che sono presenti in numerose allusioni nelle opere in prosa
Scienza e non scienza nelle Naturales quaestiones di Seneca
S. non ha una posizione personale nella teoresi filosofica, ma ha dato un rilevante contributo alla nostra storia della scienza, per il suo procedere dossografico e perché ha creato una terminologia scientifica latina che ricalca quella greca, con precisione e gusto per la lingua