Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Parole chiave: Religione
Escatologia; metafisica; teodicea; teologia
La sapienza di fronte al vivere e al morire: un itinerario attraverso i Dialoghi e le Epistole di Seneca
Il secondo coro delle Troades e il destino dell’anima dopo la morte
problema escatologico nelle opere filosofiche e in TRG; dicotomia immortalità/mortalità dell’anima espressa attraverso l’antitesi (affermazione dell’immortalità dell’anima in TRD 157-163 e 790-791 vs. nichilismo 371-372; 376-377; 397); contrasto tra concezione pitagorico-platonico-stoica ed epicurea; contrasto tra razionalismo e sentimento religioso, fra linea filosofica e fideista; non si tratta di incoerenza, ma del profondo travaglio spirituale di S.; pregnanza della similitudine uomo-lucerna in PST 54, 5
Sénèque et l’Etrusca disciplina
interesse di S. per l’Etrusca disciplina non da erudito, ma da filosofo; S. situa la teoria stoica della divinazione rispetto alle credenze tradizionali e risponde indirettamente alle critiche contro la divinazione formulate dagli epicurei, dalla nuova accademia e, in seno alla stessa tradizione stoica, da Panezio; analisi dei riferimenti all’Etrusca disciplina in NTR; analisi del riferimento all’Etrusca disciplina in DPS 291-402; l’Etrusca disciplina non è per S. corpo estraneo all’interno della religione romana
Le sage et le dieu chez Sénèque
“Der Gott in dir” (Ep. 41, 1): Autonomie des Gewissens bei Seneca und Paulus
The philosophical critique of Religion under the eraly Empire
l’approccio stoico alla religione e il De superstitione di S.; le critiche ai culti stranieri e all’aspetto emozionale ed infantile della religione; la scelta senecana di un “misticismo razionale” fondato sulla consapevolezza che in ognuno è presente la divinità; rapporto con l’epicureismo
Sénèque et la divination
a fronte di un mondo, qual è quello concepito dagli Stoici antichi, retto dal fato, cui ogni cosa ottempera in una dimensione di ineluttabilità, perde di peso la possibilità di scrutare il futuro attraverso la mantica, pur legittimata da Zenone, Cleante, Crisippo; poiché tutto si risolve in una sostanziale adiaforia, ciò cui l’uomo deve rivolgersi è la virtù.
Seneca: l’altro aspetto della divinità
si illustra il differente modo di trattare il rapporto dell’uomo con la divinità in TRG e nella produzione filosofica; in particolare TRG veicolano il lato più torbido dell’uomo, preda delle passioni al punto da arrivare a negare l’esistenza degli dei o a peccare di tracotanza; l’opera filosofica, invece, intende trasmettere l’ideale del saggio in armonia con la natura e la divinità, concepita come totalità delle cose; si stempera il freddo razionalismo stoico nel recupero di una “fede ancestrale”.
Die kosmische Dimension in den Tragödien Senecas
la dimensione cosmica influenza profondamente la composizione di TRG e contribuisce alla comprensione della struttura poetica della tragedia romana
Giustizia e “carità” nel pensiero greco-romano, II
per S. ogni uomo deve essere sempre rispettato perché è un uomo dotato di ragione in rapporto con altri uomini; le dottrine dello stoicismo romano che egli fa proprie precorrono la buona novella di Cristo: non meraviglia per questo che i primi Cristiani tenessero in considerazione S., considerato cristiano ante litteram, e che non tardasse a sorgere la leggenda dell’epistolario tra S. e S. Paolo