Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca

Dark wit and black humor in Seneca’s Thyestes

Argomenti:

analisi del ruolo dello humor nero in THS, con particolare attenzione alla monodia di Tieste all’inizio dell’atto V (vv. 920-969) e al dialogo con Atreo (vv. 970-1112); THS trasforma il mito di Tieste in un favola filosofica, nella quale la catastrofe deriva direttamente dal compromesso morale del protagonista.

Testo in latino: No
Personaggi: Atreo, Tantalo, Tieste
Rivista: TAPhA
Numero rivista: CXVIII
Pagina rivista: 309-330
Codice scheda: 1988.62
Parole chiave: Esegesi, Mito
Opere citate: IRA; PHD; THS

Sit Medea ferox. De vormgeving van het Medea-thema bij Seneca

Argomenti:

variazioni di S. sul mito di Medea rispetto all’originale euripideo; influsso dell’epica

Testo in latino: No
Personaggi: Euripide
Rivista: Lampas
Numero rivista: XIX
Pagina rivista: 288-297
Codice scheda: 1986.55
Parole chiave: Fonti, Mito
Opere citate: MED.
Note: con riassunto in inglese; dati desunti da APh 1986, 266, n° 4030

O Edipo de Sêneca, do mito à razâo

in O enigma em Edipo Rei e outros estudos de teatro antigo, Anais do I Congreso nacional de Estudios Clássicos I, organ. por Lins BRANDÃO, «Publ. do Departamento de Letras clássicas da Faculdade de Letras da Universidade federal de Minas Gerais» V, Belo Horizonte 1985
Testo in latino: No
Personaggi: Edipo
Pagina rivista: 155-175
Codice scheda: 1985.74
Parole chiave: Mito
Opere citate: DPS

Fedra e Hipólito: el mito y su tratamiento en Eurípides, Séneca y Unamuno

Testo in latino: No
Rivista: Trivium
Numero rivista: I
Pagina rivista: 11-35
Codice scheda: 1989.61
Parole chiave: Mito
Opere citate: PHD

Bringing the other to center stage: Seneca’s Medea and the anxieties of imperialism

Argomenti:

Studio sulla MED come espressione dell’ansia di Seneca per l’imperialismo romano. Nella MED si vede una dialettica Colchide-Teseo e Grecia-Medea, che va interpretata come inserimento, dalle nefaste conseguenze, di un elemento “altro” in terra straniera; l’imperialismo, dissolvendo i confini, porta a conflitti culturali, causati dalle conseguenze di portare l’”altro” dalla periferia al centro: l’arrivo di Medea a Corinto provoca un terremoto nella società, mentre Medea, una volta percepito l’isolamento cui è condannata, si tramuta in una spietata vendicatrice; dietro tale conflitto si cela la preoccupazione di S. per l’imperialismo romano, che produce effetti negativi in Roma

Testo in latino: No
Rivista: Arethusa
Numero rivista: XXXVI
Pagina rivista: 271-284
Codice scheda: 2003.105
Parole chiave: Esegesi, Mito
Opere citate: BNF II 5, 1; 5, 3; BRV 13, 7; IRA II 3, 18; 3, 20; 5, 3; 5, 4; 33, 3-4; IV 2, 1; MED 1-55; 102-06; 114-15; 118-19; 127-29; 134-36; 143-46; 166; 171; 179; 207-20; 217-18; 262-65; 274-80; 329-36; 340-364; 369-74; 372-9; 423-25; 449-58; 451-89; 487-89; 494-95; 597; 604-15; 849-78; 905-10; 911-13; 982-86; 991-92; 992-94; 999-1001; 1008; 1013-16; 1018-24; 1020-21; NTR III 17, 2; 18, 1; PST 7; 95; TRN 7, 2; VTB 12, 4

Dalla vita alla morte: il destino delle Parche (da Catullo a Seneca)

Argomenti:

Il mito delle Parche in S., rappresentato maggiormente da LDS 3,1-4,1; ripresa della lettura fattane da Cortés Tovar (1986.35 ) come parodia di scene virgiliane (Aen. IV, 693-705; I,34-80); memoria lessicale ovidiana nell’episodio dei vv. 3-7, ma il modello strutturale rimane Virgilio; in generale la posizione gerarchica delle Parche subisce un declassamento parodico; accoglimento della tesi di Weinreich (1923.5 , pp.39 ss.), secondo cui la profezia di Apollo allude al giovane Nerone, avendo S. come modello la profezia di Anchise su Augusto (cf Aen. VI, 790-805)

Indice: Premessa, 7; Catullo, 9; Virgilio, 23; Orazio, 33; Tibullo, 43; Gli autori del corpus, 49; Properzio, 51; Ovidio, 65; Lygdamo, 107; Lucano, 111; Seneca, 127; La documentazione epigrafica, 139; Conclusioni, 177; Bibliografia, 183; Indice dei testi e dei passi degli autori antichi citati, 193
Collana: Scrinia Collana di studi classici diretta da Paolo
Editore: Edipuglia
Testo in latino: No
Luogo: Bari
Totale pagine: 200 pp.
Codice scheda: 2004.94
Parole chiave: Esegesi, Mito
Opere citate: CTV 14-15; HFU 803; HOE 219; LDS 1,1; 1,2; 3,1-4,1; 4,1, vv. 1-9; v.13; vv.20-24; 4,2;
Note: Desumo gli estremi di Weinreich 1923, perché il contributo non appare nella Bibliografia

Fra le ‘maledizioni’ di Medea (Sen. Med. 17-25)

Argomenti:

Esegesi dei versi 17-25 della MED (con difesa del testo tràdito al v. 19). Medea invoca per i suoi nemici la pena inflitta a lei: a Creonte la morte, poiché la voleva giustiziata, a Giasone l’esilio, perché a questo l’ha condannata (e l’esilio, per Medea, è male peggiore della morte); inoltre Giasone deve soffrire di ciò che affligge lei, cioè l’isolamento degli affetti: soffrirà la nostalgia della moglie e dei figli, destinati a essere come il padre e la madre, e sarà odiato e rifiutato, anche nei luoghi a lui noti. In particolare, il v. 19 è da intendersi: “il male da augurare allo sposo è qualcosa di peggio, per me, della morte: viva etc.” (è sottinteso sicuramente leto; a giustificazione del forte rilievo di mihi, forse è da sottintendere est)

Testo in latino: No
Personaggi: Creonte, Creusa, Giasone, Medea
Rivista: AUFL
Numero rivista: N.S. IV
Anno rivista: 2003
Pagina rivista: 61-77
Codice scheda: 2003.55
Parole chiave: Critica testuale, Esegesi, Mito
Opere citate: MED 13; 17-26; 28; 73; 110-14; 114-16; 170; 172; 179-80; 183-86; 190; 246-48; 295; 297-99; 451-60; 524; 541-42; 549-50; 557; 644-46; 779-80; 870-73; 933-34; 947-48; 950-51; 1026

Mors placet (Sen. Oed. 1031): Giocasta, Fedra e la scelta del suicidio

Argomenti:

Si sottolinea la novità della motivazione al suicidio di Giocasta e Fedra, riassunta nell’icastica affermazione mors placet del DPS. Di DPS e PHD si individuano gli ascendenti ovidiani (soprattutto nel personaggio di Mirra), virgiliani e sofoclei; si rileva come l’originalità delle scelte di S. rispetto ai modelli greci si riscontri nel rispetto della tradizione latina e in nome di una nuova spettacolarità della parola: in S. l’eroina spiega le ragioni della sua scelta

Testo in latino: No
Rivista: Prom
Numero rivista: XXIX
Anno rivista: 2003
Pagina rivista: 171-186
Codice scheda: 2003.51
Parole chiave: Fonti, Mito, Teatro
Opere citate: DPS 925-26; 926 ss.; 936-38; 938 ss.; 940-42; 949-51; 976-77; 998-1000; 1024-1039; PHD 1175-77; 1179-80; 1183-84; 1188; 1198; PST 70, 24-25; THS 267-70

Alfieri traduttore di Seneca

in La lyra e la libra (tra poeti e filologi)
Argomenti:

Sulle traduzioni di Alfieri di MED, PHN, THS. Le traduzioni dell’Alfieri sono orientate sul mittente, cioè fungono da esercitazione per chi traduce (legittimazione degli arbitri). Alfieri compie un’operazione di ritaglio da S., poi con la traduzione crea un testo unico: parte da un S. già alfieriano; al taglio del testo latino corrisponde l’amplificazione nella traduzione italiana, per visualizzazione, patetizzazione o esegesi dell’originale. I concetti sono esemplificati con l’analisi di esempi dalla MED. Per certi tratti lo stile delle traduzioni anticipa quello delle tragedie alfieriane (soprattutto nei versi lapidari ed epigrammatici): esempi dalla MED e dalle PHN

Collana: Testi e manuali per l'insegnamento universitario d
Editore: Pàtron editore
Testo in latino: No
Luogo: Bologna
Codice scheda: 2003.31
Parole chiave: Fortuna, Mito
Opere citate: GMM 67; 243; IRA II 11, 4; MED 55; 154-176; 179-296; 390; 392; 394; 427; 437-438; 445; 457; 462-463; 466; 483-485; 517; 548; 561; 845-848; 898; 938-942; 960-962; 963; 1010; 1019; 1023-1025; PHN 245-249; 300; 556-557; THS
Note: Già apparso in Seneca nella coscienza dell'Europa, a cura di I. Dionigi, Milano 1999, 235-261