Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Parole chiave: Fortuna
Giudizi degli antichi; Seneca come modello intertestuale; didattica
L’altra Fedra: Unamuno tra Euripide, Seneca e Racine
I modelli della Fedra di Miguel de Unamuno: Euripide, Seneca, Racine
Seneca saepe noster: verità o equivoco?
S. negli scrittori cristiani è utilizzato ampiamente ma citato raramente; riflessioni sulla celebre sententia tertullianea Seneca saepe noster e analisi di alcuni passi tertullianei in cui il linguaggio teologico dell’apologeta è influenzato da S.; S. in Cipriano, Arnobio, Lattanzio, Gerolamo, Agostino
Alcuni temi della Medea e dell’Oedipus di Seneca. La navigazione esecrata – La condanna di ogni eccesso
Esame di due temi di MED e DPS, l’esecrazione dei viaggi per mare e la condanna degli eccessi; rapporti con Orazio e breve esame delle interpretazioni di Leopardi e Pasolini; la condanna dell’eccesso in DPS e alcuni precedenti greci
Seneca e le radici della cultura moderna,
I volgarizzamenti italiani degli apografi (secc. XIII-XV): un sondaggio,
I volgarizzamenti italiani di SPL (pp. 360-361); un testimone inglese di SPL (pp. 365-367); un commento, un volgarizzamento e la prima edizione tedesca di SPL (pp. 368-371)
Il teatro di Seneca ovvero la scena di Ade
Retorica e teatro; tradizione manoscritta; problemi di autenticità e cronologia; destinazione e destinatari; Ade e terra; bibliografia; pagine di codici di TRG, commenti e volgarizzamenti presentati in fototipia, con commenti a c. di AA.VV.
Commenti di ecclesiastici a Seneca tragico: Trevet e Delrio
Illustrazione di due modi diversi di recepire il corpus tragico senecano, dettati anche dai relativi periodi storici; il domenicano Trevet, in epoca medievale, rivolge il suo interesse alla lezione morale e depreca l’universo della mitologia pagana; più vivace e indirizzato ideologicamente il commento del gesuita Delrio in pieno clima umanistico; la sua critica si appunta contro stoicismo affiorante in più punti di TRG (per es. nel coro di TRD 371-408 proclamante la mortalità dell’anima).
Seneca e i Cristiani
Esame della tradizione testuale di PST in età medievale e descrizione di alcuni codici particolarmente significativi (Vat. Lat. 2212, Urb. Lat. 219, Milano Ambrosiana C 293 inf. e G 101 inf.); edizione delle rubriche contenenti i sunti del contenuto delle lettere; esame della loro struttura, dell’origine e dei modelli e ricostruzione di questo “sistema di lettura” di PST
Echi senecani nel “Commento ai Salmi” di Ambrogio
La presenza delle opere di S. in Ambrogio, Explanatio Psalmorum XII ed Expositio Psalmi CXVIII; il tema del furor, dell’ira e della patientia
La metamorfosi del tempo al termine della vita (Sen. Brev. vitae 3,2-3 e Tomasi di Lampedusa)
Dapprima si analizza il cap. III del BRV, mettendo in luce il percorso attraverso il quale il senex perviene alla presa di coscienza della metamorfosi del tempo, che si contrae in pochi attimi veramente vissuti, e del conseguente paradosso che la morte giunge ‘prematura’; in seguito si studia la morte di Don Fabrizio nel cap. VII del Gattopardo, evidenziando analogie e differenze con il trattato di S. Tra le differenze, il modo di giungere alla ‘computazione’ del tempo realmente vissuto: S. procede negativamente, espungendo il tempo ‘non vissuto’, mentre Tomasi procede positivamente, cercando gli attimi ‘vissuti’; ciò dipende dal fatto che in Tomasi non vi è un saldo principio filosofico a sostenere l’esistenza, ma lo spreco è la norma, e gli attimi vissuti una rara eccezione. In tal modo si giustifica il tono sarcastico di S., in opposizione all’alone tragico che circonda Don Fabrizio