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Il difficile percorso letterario degli eroi nel mito: Orfeo ed Ercole tra fragilità e audacia, poesia e filosofia

Argomenti:

nonostante alcune differenze caratteriali, S. può legittimante accostare Orfeo ad Ercole quali eroi civilizzatori entrambi connotati come inclini al superamento dei limiti umani (riguardo all’amore, alla forza, all’ambizione, alla conoscenza) e all’incapacità di controllare se stessi; nella visione senecana, tuttavia, Ercole riesce rispetto a Orfeo a vincere il proprio egocentrismo e la fragilità caratteriale portando la sua virtus fino all’apoteosi sapienziale

Testo in latino: No
Rivista: BStudLat
Numero rivista: XLIII
Anno rivista: 2013
Pagina rivista: 498-509
Codice scheda: 2013.21
Parole chiave: Esegesi, Etica, Fonti, Mito
Opere citate: HFU 478-479; 588-591; 926-939; 1315-1316; HOE 222-223; 417-419; 1031-1092; 1100-1101;1131-1517; 1706-1707; 1940-1976; MED 229; 348; 358-360; 625-642; PRG 18 Zurli (415 R; 413 S.-B.)

No es suficiente una Medea

Argomenti:

dopo una breve presentazione della figura di Medea nellepica e nell’elegia, si analizza la sua personalità tragica come viene percepita dai vari personaggi di S. (la nutrice, il coro, Creonte, Giasone e se stessa); la Medea di S. non abbandona mai i tratti originari di barbara e straniera e vive in perfetta solitudine, ma la sua “personalitad única en su doble faceta” subisce un’evoluzione, progredendo dal furor giovanile scatenato dall’amor per Giasone a quello maturo scaturito dal dolor il quale comporta un consapevole recupero della sua antica personalità stravolta però in una dimensione sovrumana

Testo in latino: No
Rivista: Ath
Numero rivista: CI
Anno rivista: 2013
Pagina rivista: 243-265
Codice scheda: 2013.19
Parole chiave: Fonti, Lingua e stile, Teatro
Opere citate: CLM; MED 7-9; 23-29; 41-50; 52-54; 56-149; 157; 179; 181-182; 190-191; 198; 202-203; 208; 210; 217-218; 224; 237-239; 242-251; 255-256; 266; 270; 288-289; 297; 301-375; 380-395; 426-428; 431-559; 579-670; 740-839; 843; 849-878; 900-905; 909; 916; 922; 924; 930; 934-935; 943-944; 978-1027; NTR III,27-30

Error e culpa nelle tragedie di Seneca

Argomenti:

da un’indagine lessicale si nota come in TRG la sequenza della culpa e del castigo non sia mai casuale, ma inserita in un sistema di responsabilità per cui la culpa entra “in relazione dialettica” con l’error; S. in TRG non lascia spazio per la giustificazione in termini di amartia aristotelica e assume un’ottica diversa rispetto alle opere in prosa nelle quali l’error è un mezzo di guida morale

Testo in latino: No
Rivista: Aevum(Ant)
Numero rivista: X (n. s.)
Anno rivista: 2010
Pagina rivista: 321-331
Codice scheda: 2010.34
Opere citate: BNF I,1,1; 10,1; VII,26,3-5; V,15,3; CLM II,5,2-3; CNS 7,4; CTV; DPS 664; 764-783; 1019; 1058; GMM 22-25; 147-148; HFU 96-98; 201; 488; 495; 542-591; 890; 1092-1099; 1132-1134; 1137; 1199; 1237-1238; HOE 716; 884-890; 898-905; 939-940; 982-983; 1021; IRA I,14,3; II,28,1; III,26,3; MED 192; 935; NTR IV praef. 19; PHD 162-163; 565; 1188-1189; PHN 4; 158; 203-205; 216-218; 451-455; 538-539; 554-555; PST 8,3; 48,8; 50,1; 75,18; 95,8-9; 97,1; 115,15; THS 39-43; 320; 553-558; TRD 135; 290-291; VTB 1,2

L’Hercules Oetaeus come riscrittura del furens. Alcune proposte di analisi

Argomenti:

HFU e HOE mostrano diverse corrispondenze nella struttura drammaturgica, parallei più precisi tra alcune sequenze quali i cori e i prologhi, una serie di richiami allusivi; le vicende di entrambe le tragedie nascono dalla richiesta da parte di Ercole di una nuova sfida che si realizza in un gesto di autoannullamento, ma in HFU tutto si risolve in una sconsolata accettazione del destino mentre HOE si chiude in un provvidenzialismo trionfalistico che non sembra essere di S.

Testo in latino: No
Rivista: Maia
Numero rivista: LXIII
Anno rivista: 2011
Pagina rivista: 518-533
Codice scheda: 2011.81
Opere citate: DPS; GMM 101-107; HFU 4-5; 13-14; 23; 30-33; 35-42; 44-45; 49; 60-61; 64-65; 67-70; 74; 79-86; 95-100; 121-122; 192-202; 267-270; 446-447; 522-523; 612-615; 771-781; 590-615; 806-807; 830-918; 932-933; 937-940; 963-973; 1012; 1039-1042; 1053-1054; 1057-1062; 1131-1137; 1279-1281; 1316-1317; HOE 1-103; 268; 270; 273; 531-532; 692-700; 793; 795-796; 805-806; 838-840; 927; 1002; 1099-1101; 1128-1130; 1162-1163; 1264; 1301-1304; 1401-1402; 1404-1412; 1427-1431; 1464-1472; 1519; 1525-1530; 1533-1547; 1550-1552; 1587-1594; 1597-1598; 1923-1929; MED; PHD; THS 789-884; 920-969; TRD 67

Parti mostruosi : gravidanza e sovversione nella Medea e nel Thyestes di Seneca

Argomenti:

l’uccisione dei figli perpetrata da Medea è concepita come un parto di vendetta che sovverte i suoi ruoli di madre e moglie; tramite il delitto essa regredisce nella sua identità annullando tutti gli atti compiuti in precedenza; MED condivide con THS il sovvertimento dei valori familiari, l’atrocità di un parto rovesciato, la sadica spettacolarità della vendetta che può suggerire una lettura metaletteraria

Testo in latino: No
Rivista: DeM
Numero rivista: II
Anno rivista: 2011
Pagina rivista: 211-233
Codice scheda: 2011.80
Opere citate: DPS; GMM 25-34; MED 1,55; 171-174; 414; 431; 436-439; 441-443; 454-457; 506-508; 905-910; 920-922; 927-928; 934-935; 951-953; 983-985; 992-993; 1012-1013; 1026-1027; THS 249-254; 267-268; 274-282; 489; 799-874; 885-919; 948-951; 966-967; 976-979; 999-1000; 1034; 1041-1044; 1053-1056; 1097-1099

Veniet et vobis furor. Seneca tragico e la perennità del male

Argomenti:

S. manipola e rinnova l’uso tragico del mito grazie alla sua formazione retorica;: analisi della vicenda di GMM articolata in varie linee di vendetta orientate solo al trionfo del male; il teatro di S. mette in primo piano i conflitti passionali che possono solo risolversi nell’annullamento “abissale” secondo una visione quasi nichilistica o comunque criticamente pessimistica condivisa con alcuni brani di prosa

Testo in latino: No
Rivista: DeM
Numero rivista: IV
Anno rivista: 2013
Pagina rivista: 146-167
Codice scheda: 2013.17
Parole chiave: Esegesi, Etica, Fonti, Mito, Teatro
Opere citate: BNF I,4,3-6; 9; 10; GMM 115; 205; 890-907; 1012; 1106-1109; PST 64,7-8; 97,1;10;16; 103,2

Il regno dell’Erinni. Un’eco significativa di Ovidio nell’Octavia

Argomenti:

la menzione dell’Erinni legata al regno e all’epiteto tristis in due luoghi di CTV presuppongono Ov. met. 1,241 e her. 6,45-46

Testo in latino: No
Rivista: Maia
Numero rivista: LXIII
Anno rivista: 2011
Pagina rivista: 88-89
Codice scheda: 2011.77
Parole chiave: Fonti, Generi letterari
Opere citate: CTV 1-4; 23-24; 26; 211; 386; 911-913; 983
Note: nota di aggiornamento a Palazzo, coro e popolo nella tragedia antica e nella tragedia umanistica, in Mito e realtà dal potere del teatro: dall'antichità classica al Rinascimento, Roma 1988, 79-111