Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Parole chiave: Fonti
Quellenforschung; intertestualità in Seneca
Rappresentazioni del dono nella cultura romana. Teoria e prassi del beneficium: dal De officiis di Cicerone al De beneficiis di Seneca
in un’ottica etica nel rapporto tra benefattore e beneficato la perdita materiale del beneficio è subordinata al mantenimento della relazione
Tra moralismo diatribico e sal niger oraziano: per l’esegesi dell’epistola 119 di Seneca
PST 119 mostra una chiara ispirazione cinica, relazionabile alle pagine dedicate a Demetrio e spesso “coronata” da selezionate citazioni oraziane che accentuano il tono satirico della prosa filosofica
‘Circolarità virtuosa’ e ‘virtù crudele’: per una pragmatica relazionale nel De beneficiis di Seneca
S. rappresenta la reciprocità del dare e dell’accipere come una circolarità iconicizzata dal mito delle Grazie e contrapposta alla finzione crudele della virtù derivata da una volontà simulata che trasforma il beneficio in iniuria
La pestis di Hercules Oetaeus
l’interesse di S. per la medicina lo spinge, per mezzo di spie linguistico-concettuali, a “rivestire il mito di scienza” e a distinguere con i sintomi e con le modalità di infezione la pestis contratta da Ercole in HOE da quella descritta nel prologo di DPS, superando la genericità del modello sofocleo
La ‘follia’ nella Phaedra di Seneca tra tradizione poetica e fenomenologia clinica
le fasi di evoluzione del furor di Fedra sono evidenziate dalla nutrice secondo una sintomatologia medica e la dimensione patologica di questa follia – che dopo il dialogo con Ippolito è definita insania – rivela la volontà di S. di strutturarla secondo un quadro clinico simile a quello di Celso e sancisce il superamento del modello euripideo
Aiace Oileo e la terra: un’etimologia senecana (Sen. Ag. 556)
GMM 556 descrive la morte di Aiace d’Oileo riprendendo il binomio oppositivo fuoco-acqua da Ov. Ib. 341-342 e fa del nome dell’eroe un “portatore di orientamento semantico” perché conferma i suoi legami etimologici con la terra (gr. aia) e con la nozione del soccombere (iacet)