Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Parole chiave: Fonti
Quellenforschung; intertestualità in Seneca
Il convitato invisibile
confronto tra l’Atreus di Accio e THS in risposta a 1975.63 ; S. innova il prologo ed anziché un monologo inserisce due scene, con il fantasma di Tantalo e poi la Furia; Tantalo è figura simbolica: in quanto capostipite degli Atridi, si macchia della stessa colpa e sconta la sua pena; così si spiegano le contrastanti indicazioni dei vv. 62-67 (Tantalo assisterà al delitto di Atreo) e 103-107 (Tantalo torna negli Inferi): come umbra egli abbandona la scena, ma come genius generis parens e come statua del larario resta presente, potenza invisibile ed attiva, autentico “convitato di pietra”; la domus Pelopia potrebbe alludere al palazzo imperiale ed alle nefandezze di Nerone
Fluctibus variis agor: an aspect of Seneca’s Clytemnestra portrait
analisi delle complesse motivazioni di Clitemnestra nell’uccisione di Agamennone in GMM per mettere in risalto la specificità e originalità di questa figura nei confronti dei modelli greci; breve excursus sulla caratterizzazione e interpretazione di Clitemnestra nella tradizione letteraria anteriore; costruzione di un ritratto psicologico ampiamente corrispondente all’analisi stoica dell’affectus; interpretazione della rhesis di Clitemnestra come progressione psicologica: origine, crescita e vittoria definitiva dell’affectus sulla ratio
Der Einfluss Ovids auf den Tragiker Seneca
gli influssi ovidiani in TRG; la tecnica imitativa di S.
La conclusion de l’Hercule Furieux de Sénèque: traditions grecques et clémence stoïcienne
mentre in Euripide Teseo discolpa Ercole in nome della solidarietà tra gli uomini e dell’amicizia, in HFU lo fa ricordando il precedente del mito eziologico dell’assoluzione di Ares e della nascita dell’Areopago; S. non può ricorrere al precedente euripideo, così vicino alla concezione stoica della societas generis humani, perché la follia non può essere una scusante per uno stoico; in questo modo Teseo assume il ruolo del buon principe di CLM, che esercita la clemenza come acquisizione di innocenza dopo la commissione del reato, al fine razionale di non commetterlo più
La traduzione “infedele” di Seneca della preghiera di Cleante
esame della traduzione di S. della preghiera di Cleante in PST 107, 10; problema dell’attribuzione di paternità dell’ultimo v.; rilevamento di uno iato di tono e di pensiero tra i primi quattro vv. greci e il quinto verso di S.: esso fa riconoscere in S. rispetto a Cleante l’omologazione di fato e provvidenza e la presenza del concetto di una colpa della volontà (nolentem; cf. il più tardo concetto di mala voluntas); forzatura del testo di Cleante da parte di S., che rappresenta la posizione ortodossa dell’antico stoicismo di Zenone circa il rapporto tra divinità e fato; la dottrina stoica del fato in ambiente latino (cf. Verg. A. III, 114; IV, 519-520; V, 709; VIII, 131-133; Manil. III, 58; IV, 22. 117-118; Lucr. II, 255-279; Cic. fat.); il pensiero di S. sul fato (PRV, sopr. 5, 4-8; 15, 4-7; TRN 10, 4; 11, 1-3; PST 107): ricchezza concettuale e argomentativa di S.; il tema della felicità del saggio (cf. DPS 980-994); l’ideologia del fato dopo S.: Epitteto e Marco Aurelio; esame del contesto in cui avvenne la ripresa dei versi cleantei da parte di Simplicio (IV sec.)
La guerra in scena da Euripide a Seneca
rapporto dialettico di S. con i due modelli euripidei di TRD, Hec. e Tr.; allusione pessimistica all’esortazione di Euripide ad evitare la guerra, poiché la guerra è resa inevitabile dal furore inerente alla natura umana
Senecas Aneignung griechischer Philosophie. Dargestellt an dem 65. Brief der Epistulae Morales
proposta di lettura scolastica di PST 65: struttura della lettera, discussione della bibliografia, formulazione della dottrina delle cause in S. rispetto agli antecedenti greci; l’analisi delle fonti è premessa necessaria anche al lavoro scolastico, per individuare gli apporti specificamente senecani
Sit Medea ferox. De vormgeving van het Medea-thema bij Seneca
variazioni di S. sul mito di Medea rispetto all’originale euripideo; influsso dell’epica
Die Augustusrede in Senecas Apocolocyntosis. Ein Beitrag zum Augustusbild der frühen Kaiserzeit, Diss., Freiburg 1985
analisi particolareggiata del discorso di Augusto in LDS, che viene diviso in tre sezioni: Augusto parla di se stesso (10, 1-3), attacca Claudio (10, 4 – 11, 2) ed infine si appella al senato (11, 2-5); il giudizio su Augusto in LDS è del tutto negativo: egli non viene rappresentato nemmeno in parte come modello per Nerone; tale tesi troverebbe conferma nelle sezioni di CLM dedicate ad Augusto ed in generale nella pubblicistica della prima età imperiale, a testimoniare la persistenza di un giudizio negativo sulla caduta della repubblica e sulla conseguente instaurazione del principato
Maximus poetarum (Sen. Brev. 2,2)
il maximus poetarum di BRV 2, 2 è probabilmente Menandro.