Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca

Goddesses unbound: Furies and furial imagery in the works of Seneca, Lucan and Statius, Ph.D. Diss.

Argomenti:

la poesia romana della prima età imperiale possiede una sua originalità che non la rende dipendente da Virgilio; esame del trattamento delle Furie in TRG, Lucano e Stazio; analisi del linguaggio; il ruolo simbolico di Giove nella letteratura latina imperiale

Editore: University of Pennsylvania
Testo in latino: No
Personaggi: Giove
Luogo: Philadelphia
Codice scheda: 1997.88
Parole chiave: Fonti, Lingua e stile
Opere citate: TRG
Note: dati desunti da DA LXVIII 1997/98, 3117A, n° 9804473
Recensioni: DA LXVIII 1997/98, 3117A, n° 9804473

La “Fedra” di Seneca tra “pathos” ed elegia

Argomenti:

il pathos in PHD è una forza travolgente, che impedisce di praticare il bene anche a quanti lo conoscono e fa scambiare le apparenze ingannevoli con la verità; l’irrazionalità della Fedra di S., caratterizzata da un lucido e determinato furor, è elemento di forte differenziazione sia rispetto all’omonima eroina euripidea sia rispetto alla filosofia stoica

Testo in latino: No
Personaggi: Euripide, Fedra
Rivista: Hum(B)
Numero rivista: LII
Pagina rivista: 348-375
Codice scheda: 1997.85
Parole chiave: Etica, Fonti
Opere citate: PHD

Medea bei Seneca und Anouilh

Argomenti:

influsso di Eur. Med. su MED e di MED sulla Medée di J. Anouilh; possibilità di un esame comparato delle tre tragedie; proposta di unità didattica basata sul confronto tra MED e la Medée di Anouilh

Testo in latino: No
Rivista: AU
Numero rivista: XL 4-5
Pagina rivista: 75-87
Codice scheda: 1997.73
Parole chiave: Fonti, Fortuna
Opere citate: MED

Citas epicúreas en las Epistulae morales de Séneca

in Séneca, dos mil años después. Actas del Congreso Internacional conmemorativo del Bimilenario de su nacimiento, Córdoba, 24 a 27 de Septiembre de 1996, Miguel RODRIGUEZ-PANTOJA editor, Universidad de Córdoba y Obra Social y Cultural Cajasur, Córdoba 1997
Argomenti:

analisi del contesto in cui compaiono in PST le citazioni da Epicuro, per comprendere i motivi di ricorsi tanto frequenti all’epicureismo; i verbi laudare e adoptare testimoniano la posizione di S. di fronte alla maggior parte delle citazioni selezionate; la tecnica adottata, basata sulla scelta esclusiva di parti del discorso che appaiono interessanti, permette all’autore di non compromettersi con l’ideologia epicurea e con il contenuto dell’argomentazione utilizzata; in S. lo stoicismo è elevato alla categoria di sapere universale, superiore a qualunque altra scuola filosofica per la sua capacità di inglobare le massime degli avversari

Testo in latino: No
Personaggi: Epicuro, Lucilio*
Pagina rivista: 541-549
Codice scheda: 1997.54
Parole chiave: Fonti
Opere citate: PST

Algunas consideraciones mitográficas sobre la Medea de Séneca

in Séneca, dos mil años después. Actas del Congreso Internacional conmemorativo del Bimilenario de su nacimiento, Córdoba, 24 a 27 de Septiembre de 1996, Miguel RODRIGUEZ-PANTOJA editor, Universidad de Córdoba y Obra Social y Cultural Cajasur, Córdoba 1997
Argomenti:

individuazione e confronto delle fonti letterarie adoperate da S. per tratteggiare Medea, attraverso l’analisi di tre differenti aspetti: amata e sposa abbandonata; dominatrice della natura; vendicatrice spietata

Testo in latino: No
Pagina rivista: 257-261
Codice scheda: 1997.52
Parole chiave: Fonti
Opere citate: MED

Peripezie e Cantica: la tragedia tra coscienza e delirio

Argomenti:

il canticum di S. è il luogo psicologico privilegiato per accogliere la tensione interiore dei personaggi; confronto tra Soph. O.T. e DPS, tra Eur. Med. e MED; analisi di alcuni passi di PHD e THS; incremento del pathos rispetto ai modelli, soprattutto per quanto concerne codici e morfologie letterarie; tendenza a privilegiare la psicologia rispetto all’azione in S.; ricchezza di penetrazione del personaggio, poeticamente indagato nel profondo; ipotesi che i cantica di S. esprimessero una dimensione irrazionale e subliminale dell’uomo; coscienza come luogo deputato al trionfo o alla sconfitta del logos e della virtus; rapporto tra S. tragico e filosofo

Testo in latino: No
Rivista: Paid
Numero rivista: LII
Pagina rivista: 57-69
Codice scheda: 1997.43
Opere citate: TRG
Note: =1998.36

Tra Seneca e Sofocle: sulla scena d’apertura dell’Octavia di Ps.-Seneca

Argomenti:

osservazioni su aspetti e problemi relativi alla forma letteraria e all’articolazione della pretesta; la struttura metrica e drammatica di CTV 1-74 non ha riscontri nel resto del teatro di S.; rifiuto della razionalizzazione della struttura incipitaria operata da Peiper; influsso di Soph. El. nell’organizzazione scenico-drammatica; individuazione di due analogie fondamentali (impianto generale della scena, iniziale presenza di due spazi scenici) e di molteplici echi e reminiscenze puntuali; analisi di El. 86-109 a difesa del tradito lux contro l’emendamento nox in CTV 18

Testo in latino: No
Rivista: Paid
Numero rivista: LII
Pagina rivista: 31-56
Codice scheda: 1997.41
Parole chiave: Critica testuale, Fonti
Opere citate: CTV; TRG

Il mito degli Sparti nel coro III dell’Oedipus (vv. 731-750): una rilettura

in Nove studi sui cori tragici di Seneca, a cura di Luigi CASTAGNA, «Biblioteca di Aevum Antiquum» VIII, Pubblicazioni dell’Università Cattolica, Vita e Pensiero, Milano 1996
Argomenti:

rapporto tra tradizione mitologica e suo riuso in TRG; “ri-narrare” inteso come “ri-creare”; rilettura del mito degli Sparti proposto dal III coro di DPS (731-750); collocazione del mito entro il contesto tematico dell’incesto; enfasi posta da S. nel narrare il mito sull’immagine della terra-madre; mito degli Sparti riletto come storia di una maternità generatrice di fratricidi parallela alla vicenda di Giocasta; originalità di S. nel connotare la lotta tra gli Sparti come lotta tra fratelli che prefigura quella tra Eteocle e Polinice; confronto con le fonti in cui tale sottolineatura è assente (Eur. Ph. 666-675 e Ov. met. III, 99-130); centralità del punto di vista materno peculiare di S. che personifica la tellus

Testo in latino: No
Pagina rivista: 125-130
Codice scheda: 1996.90
Parole chiave: Fonti, Mito
Opere citate: DPS 285-287; 330-375; 638-639; 731-750

Modelli “tragici” e modelli “epici” nell’Agamemnon di L.A. Seneca, prefazione di A. La Penna

Argomenti:

questione delle fonti di GMM, nel quale si intrecciano modelli greci, ellenistici e latini; esame del rapporto con l’Agamennone di Eschilo, che agisce come modello sotterraneo e da cui S. riprende la strutturazione generale (divisione in due parti, dominate la prima dalla figura di Clitemnestra, la seconda da quella di Cassandra); influenza profonda di Virgilio e Ovidio e “romanizzazione” dell’intreccio, dalla quale risultano le divergenze con Eschilo; analisi anche di altri modelli: tragici latini arcaici, Orazio Licofrone

Indice: Prefazione di Antonio La Penna, 5; Introduzione, 9; I. L'Agamemnon di Seneca e l'Agamemnon di Eschilo: un confronto di strutture (e riflessioni su possibili influenze dirette), 11; 1.1 Per una breve storia della questione, 11; 1.2 La struttura dell'Agamemnon di Seneca: un possibile modello sotterraneo, 18; 1.3 Il quinto atto dell'Agamemnon senecano, 42; II. I modelli latini dell'Agamemnon di Seneca, 49; 2.1 I tragici latini arcaici, 49; 2.2 Orazio, 58; 2.3 Ovidio, 61; 2.4 Virgilio, 71; III. Licofrone, 81; 3.1 L'autore e l'opera, 81; 3.2 Licofrone e il mondo romano, 84; 3.3 L'Alexandra di Licofrone e l'Agamemnon di Seneca, 89; Bibliografia, 97; Indice dei nomi, 103
Collana: «Biblioteca universitaria italiana di saggi, ricer
Editore: Prometheus Editrice
Testo in latino: No
Luogo: Milano
Totale pagine: 108
Codice scheda: 1996.74
Parole chiave: Fonti
Opere citate: GMM
Recensioni: Mattei, RCCM XXXIX 1997, 285-286 | Davis, CR XLIX 1999, 65-67

Le Menadi immemori (Sen. Oed. 440 ss.). Sulle funzioni di un coro senecano

in Nove studi sui cori tragici di Seneca, a cura di Luigi CASTAGNA, «Biblioteca di Aevum Antiquum» VIII, Pubblicazioni dell’Università Cattolica, Vita e Pensiero, Milano 1996
Argomenti:

analisi del mito di Penteo proposto dal coro di DPS 432-444; innovazione del mito rispetto a Ov. met. II, 69-70; motivo delle Menadi immemori del loro misfatto (uccisione efferata di Penteo); interpretazione dei versi relativi alla luce della successiva (439-508) laus Bacchi; smemoratezza delle Menadi come prova della potenza esercitata dal dio sulle sue seguaci; valenza contrastiva del coro rispetto all’azione drammatica; rapporto dialettico mito / realtà; la strada di Edipo non può essere quella del mito; a lui la “smemoratezza” non è concessa, deve affrontare il proprio destino di uomo

Testo in latino: No
Personaggi: Edipo, Penteo
Pagina rivista: 105-123
Codice scheda: 1996.70
Parole chiave: Fonti, Mito
Opere citate: DPS 432-508; 626 ss.; 930 ss.