Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Parole chiave: Fonti
Quellenforschung; intertestualità in Seneca
Montaigne, lecteur de Sénèque
S. fonte di Montaigne. Intertestualità, affinità e differenze fra Montaigne e S. attraverso l’analisi e il confronto di citazioni di Montaigne che richiamano S. in cui vengono trattati i seguenti argomenti: civiltà romana, caratteristiche personali di Montaigne paragonabili a S., pedagogia, stile di Montaigne, osservazioni di ordine psicologico, filosofia e morale individuale, vita pubblica e morale collettiva, giudizio di Montaigne su S.
Presenze di Seneca in Dante
Topoi senecani in Dante; corrispondenze fra le opere dei due autori; concordanze Virgilio/Dante
La Fedra di Seneca: una lettura
PHD, posta a confronto con i due modelli euripidei (Stephanophoros e Kalyptomenos), pone in risalto l’originalità di S. nel trattare una materia di argomento scandaloso ignota alla tragedia repubblicana; i tratti tipici di S. sono la linearità, la semplificazione, lo svolgimento del dramma, la schematicità dei caratteri, il tratteggio in bianco e nero
Séneca, Epicuro y Mecenas
S., unico stoico capace di comprendere il contenuto profondo del messaggio etico di Epicuro e incline a esprimere un giudizio positivo sul suo stile letterario, conobbe il pensiero del filosofo ateniese attraverso la lettura diretta di sue lettere e la consultazione di raccolte di massime (utilizzate, queste ultime, per trarne le citazioni inserite in PST); S. rivolse le critiche letterarie indirizzate solitamente a Epicuro contro i suoi seguaci: significativo è il caso di Mecenate, oggetto di dure critiche, in quanto seguace “infedele” e “degenerato” dell’epicureismo
Las fuentes literarias y no literarias de Medea de Séneca
originalità di S. nel trattare la materia drammatica di MED rispetto al modello euripideo; le differenze sono riconducibili, piuttosto che all’imitazione di Ov. Medea, Heroides 12 e met. VII, alla libera creatività dell’ingegno di S.; individuazione delle fonti d’ispirazione non letteraria, classificate in interne (innate capacità retoriche), intermedie (influenze familiari e geografiche) ed esterne (influssi delle arti plastiche)
L’intertestualità e i suoi disagi
sulla scorta di TRD, GMM e DPS analisi delle relazioni espressive e tematiche esistenti tra l’intertestualità e gli aspetti ad essa correlati (il ruolo del passato, la sua memoria, la sua eredità); è possibile compiere un confronto su basi ideologiche e tematiche tra passi dell’Iliade, dell’Eneide e TRG
Varro, “Men.” 298 B: quem idcirco terra non cepit et caelum recepit
HFU 960 chiarisce che Var. Men. 298 B. (Meleagri) si riferisce a Ercole
Medea in Seneca: il logos del furor
ricognizione sull’asse paradigmatico del mito di Medea; confronto oppositivo tra Eur. Med. e MED: in S. la donna non segue un travagliato percorso psicologico, caratterizzato da patimenti e angosce come in Euripide, ma appare sin dall’inizio in preda all’ira e alla sete di vendetta; tale “piattezza” non è un cattivo frutto estetico, ma un preciso risultato culturale e poetico; MED è tragedia “circolare” e il furor della protagonista è fondato sulla sussistenza dell’ordine universale, ovvero l’estrinsecazione naturale del logos
Analisi e interpretazione dell’Hercules Oetaeus
HOE è da attribuirsi a un imitatore, interessato a tematiche senecane di natura sia letteraria sia filosofica, vissuto probabilmente nel II-III sec.; l’esame delle fonti greche e latine di HOE permette di comprendere lo stato di rielaborazione del mito da parte dell’ignoto autore
Generating meaning: some aspects of intertextuality in Seneca’s Phaedra
aspetti della tecnica dell’intertestualità in TRG: studio delle allusioni, dei prestiti, delle aggiunte o delle modifiche alla tradizione mitologica in PHD, riscrittura non solo del mito, ma anche della tradizione poetica in funzione del messaggio e dei valori da trasmettere