Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Parole chiave: Esegesi
Anche antropologica, narratologica e relativa alla cultura materiale; commenti ai testi
Ein unerschütterliches Reich. Die mittelplatonische Umformung des Parusiegedankens im Hebräerbrief
Il concetto di parusia nella lettera agli Ebrei; presenza di concetti senecani
…corrumpunt corpora nostra. I balnea e la cura del corpo in Seneca e nei Padri
I balnea a Roma e la loro interpretazione moralistica in S. e negli scrittori cristiani (Tertulliano, Clemente Alessandrino, Gerolamo)
Seneca saepe noster: verità o equivoco?
S. negli scrittori cristiani è utilizzato ampiamente ma citato raramente; riflessioni sulla celebre sententia tertullianea Seneca saepe noster e analisi di alcuni passi tertullianei in cui il linguaggio teologico dell’apologeta è influenzato da S.; S. in Cipriano, Arnobio, Lattanzio, Gerolamo, Agostino
Alcuni temi della Medea e dell’Oedipus di Seneca. La navigazione esecrata – La condanna di ogni eccesso
Esame di due temi di MED e DPS, l’esecrazione dei viaggi per mare e la condanna degli eccessi; rapporti con Orazio e breve esame delle interpretazioni di Leopardi e Pasolini; la condanna dell’eccesso in DPS e alcuni precedenti greci
Seneca e la Sicilia
La raffigurazione della Sicilia nelle opere di S.
Seneca e le radici della cultura moderna,
Operae pretium fecisse (Sén. ben. III, 23, 2-3)
Analisi dell’aneddoto degli schiavi di Grumento (BNF III, 23, 2-3), e in particolare dell’espressione ‘operae pretium fecisse’, tradotta diversamente a seconda che se ne dia un’interpretazione generica o specifica (sottintendendo suae). Confrontando il testo con altre versioni dell’aneddoto (Macrob. 1, 11, 23) e altre ricorrenze dell’espressione, non solo in Seneca, lo studioso propende per l’interpretazione generica.
Il motivo della corsa a precipizio nelle Fenicie di Seneca
Il motivo della corsa caratterizza nelle Fenicie Edipo, così come l’incedere lento e sereno è proprio di Antigone: i due personaggi manifestano anche su questo piano la loro emblematicità sul piano filosofico, come simboli rispettivamente di stoltezza e saggezza.
Dalla vita alla morte: il destino delle Parche (da Catullo a Seneca)
Il mito delle Parche in S., rappresentato maggiormente da LDS 3,1-4,1; ripresa della lettura fattane da Cortés Tovar (1986.35 ) come parodia di scene virgiliane (Aen. IV, 693-705; I,34-80); memoria lessicale ovidiana nell’episodio dei vv. 3-7, ma il modello strutturale rimane Virgilio; in generale la posizione gerarchica delle Parche subisce un declassamento parodico; accoglimento della tesi di Weinreich (1923.5 , pp.39 ss.), secondo cui la profezia di Apollo allude al giovane Nerone, avendo S. come modello la profezia di Anchise su Augusto (cf Aen. VI, 790-805)
Vecchiaia e morte del mondo in Lucrezio, Seneca e San Paolo
Il topos della sfinitezza del mondo, della sua agonia e della sua fine da Lucrezio a Columella a S. a Cipriano; peculiare di S. è l’idea che la vicinanza della fine del mondo serva almeno a mitigare le querimonie; S. è la fonte di Cipriano quando si rivolge ai fedeli