Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Parole chiave: Esegesi
Anche antropologica, narratologica e relativa alla cultura materiale; commenti ai testi
Un esempio dell’espressività senecana: infrunitus (vit. beat. 23, 3; benef. 3, 16, 3)
analisi del valore e del significato dell’aggettivo infrunitus attestato per la prima volta in VTB 23, 3 e BNF II, 16, 3: uso di un termine attinto dalla lingua d’uso ai fini di attualizzare la polemica esposta nei due passi, rispettivamente contro la ricchezza e l’amoralità matrimoniale delle matrone
Dark wit and black humor in Seneca’s Thyestes
analisi del ruolo dello humor nero in THS, con particolare attenzione alla monodia di Tieste all’inizio dell’atto V (vv. 920-969) e al dialogo con Atreo (vv. 970-1112); THS trasforma il mito di Tieste in un favola filosofica, nella quale la catastrofe deriva direttamente dal compromesso morale del protagonista.
Fluctibus variis agor: an aspect of Seneca’s Clytemnestra portrait
analisi delle complesse motivazioni di Clitemnestra nell’uccisione di Agamennone in GMM per mettere in risalto la specificità e originalità di questa figura nei confronti dei modelli greci; breve excursus sulla caratterizzazione e interpretazione di Clitemnestra nella tradizione letteraria anteriore; costruzione di un ritratto psicologico ampiamente corrispondente all’analisi stoica dell’affectus; interpretazione della rhesis di Clitemnestra come progressione psicologica: origine, crescita e vittoria definitiva dell’affectus sulla ratio
Medea nunc sum: the close of Seneca’s version
Geometria e crudeltà nel Tieste
individuazione in THS di tre “grandi momenti”: apparizione di Tantalo e scontro con una Furia; incontri di Atreo con un cortigiano, di Tieste con i figli, di Atreo con Tieste; resoconto della cena da parte del messaggero; caratterizzazione dei personaggi e delle scene rispetto ai modelli greci: amarezza di Tantalo, folle esaltazione di Atreo, sfiducia esistenziale di Tieste, pentito e consapevole del suo stato; novità della figura di Atreo, in cui persino la ragione si piega a soddisfare la sete di crudeltà
Lucius Annaeus Seneca, Divi Claudii Apokolokyntosis. Himmel- und Höllenfahrt eines römischen Kaisers. I Einleitung und Text, II Erläuterungen, von Gerhard Binder, Illustrationen von H.-H. Römer
edizione scolastica di LDS: introduzione e testo, diviso in brevi sequenze (vol. I); note esplicative, con sussidi alla traduzione ed apparati didattici (vol. II).
Apokolokyntosis: una nuova ipotesi
la trasformazione in zucca o in giglio era per i Greci (Diphyl. 98 Koch; Alciphr. Ep. paras. 38, 2) una metafora popolare per indicare la morte, del tipo di quella dell’espressione “quandu u me cozzu faci fungi” (“quando la mia testa farà funghi”) nel dialetto reggino; il titolo a)pokoloku/ntwsij menzionato in D.Cass. LX, 35 non significa “inzuccatura”, ma indica la divinizzazione (a)paqana/tisij) di Claudio, ovviamente rovesciandone il significato
Seneca, l’utopia negata
analisi dell’intervento del coro in THS 546-622 e delle allusioni antifrastiche alle speranze palingenetiche ed alla fede virgiliana (pp. 83-120); in THS la pace è solo un’illusione, una speranza frustrata; l’analisi comparativa di CLM e di PST 73 dimostra che dietro il gioco letterario si cela l’attualità politica ed autobiografica di S. e della sua frustrazione di fronte a Nerone; analisi dell’intervento del coro in THS 789-884 (pp. 120-137); l’apparente digressione astronomica e filosofica di THS 828-874 intende dimostrare l’approssimarsi della catastrofe cosmica e quindi il riconoscimento che l’umanità è giunta all’ultimo stadio di degrado; allusioni a questo coro nel monologo senecano in CTV; in appendice Il “pauper Laertes” e la “navis speciosa” (pp. 138-154)
Kommentar zum zweiten und dritten Buch von Senecas Schrift “de ira” (= dial. 4 und 5), Inauguraldissertation
mezzi retorici e di composizione significativi per ottenere l’effetto voluto nell’argomentazione, influenza della lingua poetica (Virgilio, Ovidio), di Seneca Padre e Cicerone, neologismi, effetti retorici di uno stile moderno, personale, ricco di metafore; alcuni temi ricevono una trattazione a parte: posizione filosofica di S. e questione delle fonti (23-27), il concetto di voluntas (28-30), la dottrina della propatheia (52-57), la posizione di S. rispetto alle donne (278-281), datazione (356-357), tradizione testuale (427), S. e gli schiavi (577-583), il concetto di coscienza (602-604); esistenza della “Stoà di mezzo” (lxiv-lxvii); loci sottoposti a critica testuale: IRA II, 5; 7, 3; 28, 4; 29, 1; 31, 1; 34, 6; III, 25, 1; commento a IRA
Lucan, the Octavia and Domitius Nero
l’uso di Domitius Nero ad indicare Nerone in CTV 249 ha valore dispregiativo, perché allude alla pessima fama della gens Domitia; esame prosopografico della gens; testimonianza di Luc. II, 477-525; VII, 599-616 a proposito di L. Domizio Enobarbo; giudizi di altre fonti sugli ascendenti di Nerone