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Parole chiave: Critica testuale
Vultum, vulti in Seneca?
in CLM II, 6, 2 F. Préchac adotta nella sua edizione (1921.1 ) la lezione vulto contro la correzione vultu accolta dagli altri editori; vulto è però spiegabile solo come un errore della tradizione ms.; il plurale poe-tico uolta in Enn. ann. 464 V2 (= 493 Skutsch) ripreso da Lvcr. IV, 1213 non giustifica un ablativo in –o in S
Explication et émendation de Sénèque, “De vita beata” VIII, 4-5
in VTB 8, 4-5 leggere petat sensibus intenta al posto di quaerat sensibus inritata (Hermes, 1905.1 ); articolazione del testo; nozioni fondamentali della psicologia dei primi stoici
Phaedra 1025
in PHD 1025 leggere querimur al posto di quaerimus
Some cases of et in Seneca
correzioni a PST 66, 23. 24-25. 50
Textual notes on Seneca
note esegetiche a loci di PST: preferenza per il testo dei mss. rispetto a quello corretto dagli editori.
Seneca Epistulae 14. 8
in PST 14, 8 conservare la lezione dei mss
Seneca’s Naturales Quaestiones. The text emended and explained
correzioni a NTR
Le personnage de Déjanire chez Sénèque et chez Sophocle. Une comparaison à propos d’une divergence de texte dans Hercule sur l’Œta
analisi di HOE 716-738: correzioni e note esegetiche in relazione al diverso sviluppo del personaggio di Deianira in HOE e in Soph. Tr.; la versione di HOE 735 data da Firenze, Bibl. Laur., plut. XXXVII, 13 (Etruscus) è una distorsione tendente ad avvicinare il testo di S. a quello di Sofocle; profonda differenza fra la Deianira di S. e quella di Sofocle
Studi sulla Divi Claudii Apokolokyntosis
le fonti parallele su LDS; LDS è una ridicolizzazione di Claudio non del tutto sgradita ad Agrippina; il termine greco significa “divinizzazione dello zuccone” e va interpretato satiricamente; analisi della tradizione ms.; il regesto e il ruolo dei deteriores; la tradizione dei mss. va difesa contro le congetture: in 1, 3 leggere quod viderit e non quidquid viderit; in 2, 1, 1 ortum e non orbem; in 2, 4, 3 obliquo flexam e non obliquam flexo; in 3, 2 sexagesimus et quartus e non sexagesimus quartus; in 4, 2 chaírontes euf?moûntes e non l’accusativo; in 7, 4 tibi e non Tiburi; in 8, 1 oúte autòs prâgma échei ti e non oúte autòs prágmat’ échei; in 8, 3 inquis e non inquit; in 9, 2 quantum via sua fert e non quantumvis vafer; in 9, 5 quis e non qui; in 9, 6 mantenere sententiam; in 11, 2 leggere tulit e non apstulit; in 11, 6 mantenere a caelo; in 12, 1 leggere conventus e non concentus; in 13, 4 synchair?men e non l’indicativo; in 13, 5 Arpocras e non Harpocras; in 15, 1, 4 lusuro e non fusuro; in 15, 2 mantenere il secondo illo; in 5, 4 mantenere tis pothen eis andron poie polis ede tokees come citazione mnemonica dell’Odissea; in 8, 2 leggere con il Birt illum deum? Abi! Iovem; in 11, 4 non integrare me dopo gessit; in 14, 2 S. non vuole necessariamente citare un esametro greco di Esiodo e la citazione va perciò letta aíke páthois tá t’ érexas, díke k’ eutheîa ghénoito; in 3, 4 Augurino e Baba sono due nomi finti, inseriti per scherzo.
Seneca’s Dialogues I, II, VII, VIII, IX, X (Miscellaneous moral essays). The text emended and explained
critica testuale e note esegetiche a DLG