Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Opera citata: TRG
Tragoediae
Per alta nemora. La poesia del mondo vegetale in Seneca tragico
Studio sul mondo vegetale nelle TRG: S. descrive un mondo vegetale noto che distribuisce secondo le sue esigenze creando paesaggi atemporali
L’Oedipe de Sénèque et le XIXe siècle: étude de la ‘fabrication’ de la tragédie
Ricognizione bibliografica e valutazione critica degli studi sul DPS attraverso il tempo; si conclude che i saggi odierni su DPS (come accade per tutte le TRG) risentono delle concezioni filologiche e filosofiche dell’800, in un quadro di generale calo di interesse da parte degli studiosi per le TRG senecane; sarebbe utile un approccio interdisciplinare che consenta ai filologi di uscire dalle tradizionali questioni affrontate, ovvero lo statuto del tragico e i motivi per cui l’epoca moderna e postmoderna è ancora tributaria del tragico
Echi senecani nel Teatro della crudeltà di Antonin Artaud
Antonin Artaud e TRG; il senso dell’orrore e del dolore delle opere di Artaud deve molto a S.
Il teatro di Seneca ovvero la scena di Ade
Retorica e teatro; tradizione manoscritta; problemi di autenticità e cronologia; destinazione e destinatari; Ade e terra; bibliografia; pagine di codici di TRG, commenti e volgarizzamenti presentati in fototipia, con commenti a c. di AA.VV.
Commenti di ecclesiastici a Seneca tragico: Trevet e Delrio
Illustrazione di due modi diversi di recepire il corpus tragico senecano, dettati anche dai relativi periodi storici; il domenicano Trevet, in epoca medievale, rivolge il suo interesse alla lezione morale e depreca l’universo della mitologia pagana; più vivace e indirizzato ideologicamente il commento del gesuita Delrio in pieno clima umanistico; la sua critica si appunta contro stoicismo affiorante in più punti di TRG (per es. nel coro di TRD 371-408 proclamante la mortalità dell’anima).
Annaeana Tragica. Notes on the Text of Seneca’s Tragedies
Critica testuale argomentata di vari luoghi di tutte le tragedie senecane (comprese le spurie), con un’appendice sugli anapesti.
Self-Representation and Illusion in Senecan Tragedy
L’autore intende dimostrare la natura puramente fittizia del teatro senecano (ossia il suo non essere finalizzato alla rappresentazione) in base alla caratterizzazione dei personaggi e all’ambientazione, entrambi vistosamente artificiosi, come pure la rappresentazione degli eccessi del vizio spinta all’estremo (gli esempi cui dedica maggior attenzione sono i personaggi di Atreo e Medea e la coppia Ippolito/Fedra). Una simile modalità rappresentativa mirererebbe a mostrare la vanità del mondo in una prospettiva filosofica. Le reazioni che Seneca intenderebbe suscitare nello spettatore, anche attraverso spunti metateatrali, comprendono sia il rifiuto sia il piacere sadico.
Suggestioni teatrali nell’Agamennone di Seneca
Sebbene le ragioni filologiche escludano la recitazione delle tragedie senecane, la lettura dell’a. mostra che le suggestioni teatrali nel GMM sono molto forti
Sulla cronologia delle tragedie di Seneca
Sollecitata dallo studio di John Fitch (1981, 57), l’a. tenta di risalire alla cronologia delle tragedie senecane attraverso l’uso dell’enjambement in quanto strumento stilistico di potente impatto drammaturgico, segno di maturazione della tecnica versificatoria di un drammaturgo antico. L’esame delle parti in trimetri giambici delle tragedie autentiche di Seneca e la convergenza dei risultati con quelli di Fitch induce a concludere la necessità di percorrere la via degli elementi interni – nell’incertezza di quelli indiziari esterni – per una datazione almeno relativa dei drammi
The lexical expression of stage movement in Latin theatre
Nonostante nei drammi latini manchino le indicazioni di scena, nel testo dei drammi è presente un sistema codificato di verbi, preverbi e avverbi, che indicano rispettivamente le varie forme dell’entrare in scena, del muoversi in scena, dell’uscire di scena (rassegna delle locuzioni e analisi di alcuni casi specifici, spec. da Plauto e Terenzio). Tale sistema non risale ai latini ma traduce un corrispondente sistema greco. Il fatto che nelle tragedie di S. non siano presenti indicazioni di tal genere dimostra che esse fossero composte per la recitazione piuttosto che per la rappresentazione