Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Opera citata: TRG
Tragoediae
Seneca und Kaiser Nero. Eine Biographie
saggio biografico su S., dalla nascita al suicidio attraverso le opere letterarie; analisi retorico-stilistica di tre tipi di testo in DLG, argomentativo (CNS 5, 1-5), narrativo (IRA III, 20, 1-4) e patetico-descrittivo (IRA II, 35, 3-6); pensiero politico di S.; fonti e funzione etico-pedagogica di TRG; VTB e le polemiche sulla ricchezza; TRN ed OTI tra l’omicidio di Agrippina e l’abbandono della corte
Les tragédies de Sénèque, théâtre du corps et de la voix
TRG, al pari di tutto il teatro romano, è espressione di corpo e di voci prima che testo e significato; la trasformazione “fisica” dell’eroe in mostro era attuata attraverso le straordinarie doti fisiche e vocali degli attori
Tragic Seneca. An essay in the theatrical tradition
esame stilistico di TRG alla luce del contesto politico-culturale della Roma imperiale; influenza sul teatro rinascimentale italiano, inglese, francese
Séneca en los textos de los autores médicos castellanos del siglo XVI
l’utilizzo di S. in testi di medicina da parte di medici-umanisti delle università di Alcalá, Valladolid e Salamanca è scarso e legato soprattutto a norme di comportamento quotidiano e a passi d’ispirazione etica
Peripezie e Cantica: la tragedia tra coscienza e delirio
il canticum di S. è il luogo psicologico privilegiato per accogliere la tensione interiore dei personaggi; confronto tra Soph. O.T. e DPS, tra Eur. Med. e MED; analisi di alcuni passi di PHD e THS; incremento del pathos rispetto ai modelli, soprattutto per quanto concerne codici e morfologie letterarie; tendenza a privilegiare la psicologia rispetto all’azione in S.; ricchezza di penetrazione del personaggio, poeticamente indagato nel profondo; ipotesi che i cantica di S. esprimessero una dimensione irrazionale e subliminale dell’uomo; coscienza come luogo deputato al trionfo o alla sconfitta del logos e della virtus; rapporto tra S. tragico e filosofo
Nomen Latinum. Mélanges de langue, de littérature et de civilisation latines offerts au professeur André Schneider à l’occasion de son départ à la retraite, textes recueillis et édités par Denis Knoepfler
ricostruzione delle vicende che condussero J.F. Gronovius a “riscoprire” Firenze, Bibl. Laur., plut. XXXVII, 13 (Etruscus) e ad adoperarlo ampiamente, grazie anche alla collaborazione dell’Heinsius, nell’edizione critica di TRG stampata a Leida nel 1661
Tra Seneca e Sofocle: sulla scena d’apertura dell’Octavia di Ps.-Seneca
osservazioni su aspetti e problemi relativi alla forma letteraria e all’articolazione della pretesta; la struttura metrica e drammatica di CTV 1-74 non ha riscontri nel resto del teatro di S.; rifiuto della razionalizzazione della struttura incipitaria operata da Peiper; influsso di Soph. El. nell’organizzazione scenico-drammatica; individuazione di due analogie fondamentali (impianto generale della scena, iniziale presenza di due spazi scenici) e di molteplici echi e reminiscenze puntuali; analisi di El. 86-109 a difesa del tradito lux contro l’emendamento nox in CTV 18
Adapting to the times: expansion and interpolation in the Elizabethan translations of Seneca
Tipologia e struttura dei cori senecani
conspectus complessivo della materia corale con le indicazioni di metro; analisi tipologica dei cori in base a quattro indicatori: numero dei canti corali all’interno della tragedia, collocazione, rapporto con i personaggi, composizione; prima conclusione: solo HFU, MED e THS hanno il classico schema pentapartito (prologo – tre episodi – epilogo) prodotto dalla regolare scansione in quattro intermezzi di un coro unico che non intrattiene rapporti con i personaggi; analisi morfologica e strutturale dei singoli canti corali: non vi è relazione tra forma metrica e contenuto; presenza di una odic line che guida ed illustra spesso per antifrasi la dramatic line; conclusione: linea evolutiva nel teatro che porta S. verso un teatro “testuale”: da un modello aperto e lineare di tragedia (DPS e TRD) ad un modello di tragedia circolare (HFU, MED e THS, tragedie dallo schema corale della simmetria speculare)
Natura vs uomo nella tragedia di Seneca
valore semantico del termine natura nella tradizione stoica e in S.; l’adesione di S. alla visione di Crisippo; il rapporto uomo-natura nelle opere filosofiche e in TRG: in queste ultime si delinea un “anti-sistema” in cui l’uomo va contro la natura e la realtà risulta essere caotica e antiprovvidenzialistica; tale anti-sistema si risolve comunque in un equilibrio complessivo, perché lo stoicismo non ammette dualismi bene-male al proprio interno