Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Opera citata: MED
Medea
Médée et les mères en deuil: échos, renvois, symétries dans le théâtre de Sénèque
Il fenomeno di “corrispondenze simmetriche” o i “duali” caratterizza l’universo tragico senecano e trova nella Medea una applicazione privilegiata, toccando sia il dialogo sia la scena, l’azione o l’insieme delle opere tragiche; esso si manifesta attraverso la simmetria, l’inverso, la ripetizione o l’amplificazione
Catulo y la organización de los coros de la «Medea» de Séneca
Presentazione dei cori della Medea; analisi dell’influenza su di essi di Catullo, con particolare attenzione al carm. 64
Medea en la tragedia de Séneca
Il teatro è concepito da Seneca come strumento di influenza socio-politica; MED è una vera e propria lezione sull’ira
Medea in Seneca: il logos del furor
Confronto oppositivo tra la Medea di Seneca e quella di Euripide, di Ennio e di Ovidio; a Medea Seneca affida la più compiuta attuazione del rovesciamento della magnitudo animi in inmanitas
La Medea di Seneca come fabula dell’inversione
Una ipotesi di lettura: lo “stile filosofico” del drammatico Seneca
In MED Seneca diventa filosofo teoretico: inserisce le vicende esistenziali dei suoi personaggi in una cornice di respiro cosmico, creando uno stretto legame tra leggi cosmiche ed etiche; perciò questa tragedia può essere considerata una organica meditazione sulle capacità di male che l’uomo possiede, in potenza o in atto
«Medea nunc sum»: il destino nel nome
Esame delle implicazioni tragiche e narrative del nome di Medea; la coazione del personaggio ad agire in modo coerente con il suo mito; Medea come Bildungsroman dello scelus; psicopatologia di Medea
Vorzeichnung zur Physiognomie des tragischen Oeuvres Senecas
La ricezione di Seneca attraverso TRG in Herder e Schlegel; lo studio filologico di O Regenbogen (1928.29 ); il teatro senecano in Schiller; l’analisi di T.S. Eliot (1927.5 e 1927.19 ) dell’influsso senecano e dello stoicismo su S.; analisi analisi della struttura drammatica di TRG: i prologhi a carattere informativo, i concetti di “Selbstdramatisierung”, di “perverse Aesthetisierung des Unaesthetischen” (cf. Seeck, 1978.77); monologo del re in DPS; analisi delle funzioni del prologo di MED e TRD; uso drammatico della categoria temporale nei canti corali; nei drammi troviamo un’analisi scrupolosa degli uomini della sua età e un’attenzione per l’antropologia dei personaggi della tragedia attica
Wort und Wandlung. Senecas Lebenskunst
Analisi linguistica di PST; analisi delle tematiche del valore del tempo dal punto di vista filosofico e retorico sulla base di PST 1,1; le problematiche del viaggio e della lettura sulla scorta di PST 28,1; la questione del denaro e della ricchezza vista sia attraverso le metafore tratte dal sistema monetario, sia attraverso le riflessioni filosofiche sull’uso delle ricchezze; l’imitazione senecana di Socrate; la problematica dell’insegnamento e dell’apprendimento sulla base di PST 108; il tema del nutrimento; poesia e retorica in Seneca tragico e filosofo; Seneca nella tradizione cristiana: critica dei culti esteriori, monoteismo e interiorità (PST 41); antropologia ed etica; ricezione in àmbito cristiano dello stile senecano; Seneca letto e meditato da Montaigne: è visto come maestro di un’emancipata pedagogia (citazione in “Essais”, livre I, chap. XXVI di PST 103,5, licet sapere sine pompa, sine invidia); confronto fra Seneca e Plutarco fatto da Montaigne: “Plutarque est plus uniforme et costant, Sénèque plus ondoyant er divers; con Montaigne si assiste all’inizio di un’epoca nuova in cui Seneca incomincia a sostituire l’autorità di Cicerone come modello stilistico e filosofico; rassegna della fortuna di Seneca nella letteratura tedesca, a partire dal Medioevo (Ruprecht von Deutz, l’Heinrici Summarium, Otto von Freising), attraverso il XV sec. (edizioni tedesche di TRG), il XVI sec. (PHD usata come modello per drammi religiosi) il XVII (felice per Seneca soprattutto attraverso l’opera di Martin von Opitz, traduttore di TRD ed imitatore di CNS, TRN, VTB, HLV, MRC, PLB e NTR) il XVIII (segna il declino della fortuna di Seneca a partire da Lessing), il XIX (Seneca visto da Goethe come filosofo naturale, da Hegel come dialettico, da Nietsche come critico della cultura) fino al XX (Georg von der Vrings, con un romanzo autobiografico contenente un’allusione a BRV 2,5, e Peter Hacks con un dramma sulla morte di Seneca)
Senecas “Naturales Quaestiones”. Naturphilosophie für die römische Kaiserzeit
Datazione di NTR tra 62-64 d.C.; i misteri del cosmo; i rapporti di S. con la filosofia latina; il problema della sequenza dei libri; la disposizione degli argomenti; applicazione delle categorie di Bachtin alla struttura dei libri; il filosofo e i vizi umani; “luxuria periens” di NTR III,17; “sine effectu iurgium” di NTR IVb,13; “Honestius tacuisses Seneca” di NTR I,16 e la critica alle perversioni sessuali; la cosmologia di NTR; la natura come metafora; l’ordinamento celeste e le comete; la praefatio di NTR e gli influssi platonici e stoici (cf. Donini 1979.27 ); la profezia senecana di MED 375-379 in Colombo; Nerone in NTR; otium e politica; la teoria dei terremoti e dei temporali; NTR III,27-30: segni premonitori della fine del mondo; teorie sul rinnovamento ciclico del cosmo; le teorie di NTR e l’ortodossia stoica; excursus sul concetto di “apocalisse”