Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Opera citata: CTV
Octavia
Exules beati e ideologia antitirannica nel teatro di Seneca
gli esuli in TRG sono figure positive, in quanto rappresentano l’opposizione al regnum: esempi di Tieste, Edipo, Ippolito; l’idea stoica dell’esilio e Cicerone; il rapporto con il potere e l’ideologia antitirannica; S. nostalgico dell’esilio in CTV
Zum Medium von Senecas “Ödipus”: Signale innerhalb und außerhalb des Textes
ricerca in DPS di segnali per stabilirne la natura e la destinazione (lettura o rappresentazione sulla scena); DPS e TRG furono scritti per essere rappresentati; ricezione e diffusione di TRG non solo a livello letterario (Lucano, Stazio, pseudosenecani CTV e HOE), ma anche popolare (motivi figurativi, iscrizioni)
Motivi antiaugustei nel proemio del De Clementia
il riferimento ricorrente alla figura di Augusto è uno dei motivi fondamentali di CLM; nel presen-tare Nerone come legittimo erede del capostipite della dinastia giulio-claudia, S. giunge spesso a svilire e criti-care l’operato di Augusto, feroce nel perseguire i nemici politici e reo di aver versato il sangue dei concittadi-ni; paragonato al fondatore del principato, modello manchevole, Nerone diviene un monarca eccelso, in grado di realizzare quei valori che l’avo, a causa di una morale inadeguata e di un’indole vendicativa, non seppe attuare
Dissidence and literature under Nero: the price of rhetoricization
rapporti tra retorica, politica ed etica durante il regime repressivo di Nerone; analisi degli scritti di S., Lucano e Petronio, volta a cogliere quegli aspetti di rhetoricized mentality che modellarono sia la percezione della realtà da parte degli autori, sia le risposte dei lettori ai testi
Tranquilidad exterior y tranquilidad del alma en Séneca
differenti accezioni del vocabolo clamor: elemento negativo (quali i forti rumori e le disordinate attestazioni di stima della folla) che il sapiens deve saper dominare allo scopo di raggiungere la tranquillità dell’animo; neutro, capace di guidare chi vaga senza meta; positivo, se inteso come forma possibile di intervento politico; con connotazioni poetiche e coloristiche, se adoperato con intenti puramente retorici
Estructuras métrico-verbales en los dimetros anapésticos de Séneca
rilevanza dell’anapesto, adoperato in TRG tanto nelle parti monodiche quanto in quelle corali; per quanto riguarda la struttura, i dimetri anapestici sono più simili a quelli greci che a quelli plautini; tentativo di definizione delle differenze nella costruzione metrico-verbale di ciascuno dei due emistichi del dimetro giambico
Analisi e interpretazione dell’Hercules Oetaeus
HOE è da attribuirsi a un imitatore, interessato a tematiche senecane di natura sia letteraria sia filosofica, vissuto probabilmente nel II-III sec.; l’esame delle fonti greche e latine di HOE permette di comprendere lo stato di rielaborazione del mito da parte dell’ignoto autore
Algunas particularidades léxicas de la Octavia
esame della lingua di CTV e delle sue relazioni con TRG, relativamente ad alcuni termini “proble-matici” (ferox, funestus, trux, dirus, mox); le critiche mosse all’autenticità di CTV, peraltro negata, vanno ridi-mensionate a favore del riconoscimento delle sue qualità intrinseche
Tra Seneca e Sofocle: sulla scena d’apertura dell’Octavia di Ps.-Seneca
osservazioni su aspetti e problemi relativi alla forma letteraria e all’articolazione della pretesta; la struttura metrica e drammatica di CTV 1-74 non ha riscontri nel resto del teatro di S.; rifiuto della razionalizzazione della struttura incipitaria operata da Peiper; influsso di Soph. El. nell’organizzazione scenico-drammatica; individuazione di due analogie fondamentali (impianto generale della scena, iniziale presenza di due spazi scenici) e di molteplici echi e reminiscenze puntuali; analisi di El. 86-109 a difesa del tradito lux contro l’emendamento nox in CTV 18
Ps. Seneca, Octavia 889 and Vergil, Aeneid. 12.539 ff.
in CTV 889 mantenere sui; note esegetiche e storiche a CTV 887-890: esempio storico del tribuno Livio Druso per documentare il concetto, applicabile anche ad Ottavia, espresso al v. 876 (o funestus multis populi dirusque favor); eco di Verg. A. XII, 539-544