Autore: Opelt, Ilona

il Peristephanon prudenziano ha la struttura di un dramma tra spes e crudelitas; uso del topos del tiranno; l’agone tra il furore del tiranno e la costanza del saggio deriva da S.; paragone tra le torture inferte dal tiranno nei due autori (in S. sono per lo più solo psicologiche)

esame di quattro incunaboli di S. (Napoli 1475, Treviso 1478, Napoli 1484, Venezia 1492).

analisi degli echi di TRG nello stile e nelle linee generali dell’Ecerinide di A. Mussato

analisi del prologo di HFU 5-8 dal punto di vista mitologico; la descrizione dell’emisfero settentrionale del globo

nefas concetto centrale in TRG; dimostrazione con riferimenti dettagliati ai singoli drammi: DPS (pp. 96-100); HFU (pp. 100-102); GMM (pp. 102-104); TRO (pp. 104-107); PHD (pp. 107-110); MED (pp. 110-115); THS (pp. 115-124); PHN (pp. 124-125); HOE (pp. 125-128)

esemplarità di S. nel quadro nel I sec.; nichilismo rintracciabile in TRD (post mortem nihil est ipsaque mors nihil); atteggiamento tenuto di fronte alla morte ed a situazioni di pericolo da alcuni personaggi di TRG: Astianatte e Polissena (TRD), Elettra (GMM), i tre figli di Tieste (THS); il suicidio in TRG: Fedra (PHD) e Giocasta (DPS); la morte di Ercole in HOE; concezione senecana della morte e del suicidio rintracciabile anche in DLG (soprattutto MRC; BRV; PLB; HLV) e nella propria morte (cf. Tac. ann. XV); morte come affermazione di libertà

descrizione di 4 incunaboli di S., Napoli 1475 (editio princeps), Treviso 1478, Venezia 1490 e Venezia 1492; origine e formazione dell’edizione completa degli scritti filosofici

analisi delle sezioni di PHN come parti di uno stesso dramma, dominato dal tema dei fratelli nemici