Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Autore: Onishi, Hidefumi
Seneca’s Phoenissae. The Plan of Seneca and the Nature of the Text
struttura di PHN, costituita da quattro scene: A (a), vv. 1-319 (Edipo, Antigone); (b), vv. 320-362 (nunzio, Edipo, Antigone); B (a), vv. 363-442 (Giocasta, satelles, Antigone); (b) 443-664 (Giocasta, Polinice, Eteocle); in seguito all’analisi si conclude che il testo di PHN non è il testo di una tragedia da mettere in scena, ma «a written text for recitation or dramatized reading» nella formula di E. Fantham (1982.12 , 48), cioè un prototipo della tragedia di S.: l’unicità e l’incompletezza di PHN è dovuta quindi alla diversa natura del testo
The Persuasion Scene of Seneca’s Tragedy
caratteristica delle scene di persuasione di TRG è il loro carattere declamatorio; due sono le peculiarità che concorrono a comprendere S. tragico: l’inflessibilità dei personaggi e il ruolo giocato dalla declamazione; ciò suggerisce che fine di TRG è presentare due opposti atteggiamenti; presenza di esempi anti-stoici, quali Edipo ed Ercole, che sperano nella morte, rifiutando ostinatamente le esortazioni allo stoicismo
Theseus’ curse at the end of Seneca’s Phaedra. A study of the endings and the scenes of persuasion in Senecan tragedies
numerose tragedie di S., in particolare PHD, HFU e DPS, terminano con un’improvvisa maledizione; ciò rende impossibile la lu/sij catartica che caratterizza il teatro greco per Aristotele; in S. il nefas o crimen permangono infatti come cifra definitiva del tragico; ciò si evince anche dalle scene in cui chi si è macchiato di un delitto difende con ostinazione il suo comportamento