Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Autore: Mantovanelli, Paolo
Colloquio su Seneca
Interpretazione del v. 59 del Tieste (et quando tollet?…) con soggetto Atreo e oggetto la dextra, fondata sui rapporti intertestuali con Seneca padre (contr. 2, 3, 19) e con altre opere senecane, dall’Agamemnon (Clitennestra) alla Phaedra, al De ira (Caligola, confrontato con la testimonianza di Svetonio).
Il prologo del “Tieste” di Seneca. Strutture spazio-temporali e intertestualità
Esame del prologo di THS; analisi di tre casi configuranti situazioni non in conformità con le coordinate spazio-temporali: 1) mantenere visas in THS 3 e interpretare deorum … domos in senso proprio e non figurato: individuazione del motivo delle case degli dèi come luogo della colpa originaria di Tantalo e recupero della dimensione archetipica di Tantalo; 2) sovrapposizione di piani temporali e di funzioni prologiche in THS 1-175 resa possibile dalla letterarietà del testo, con azione simultanea dei vari richiami intertestuali; 3) interpretazione di spectante te (THS 66) e rapporto con THS 105 (gradere ad infernos specus): anticipazione del motivo psicologico del sadismo caratterizzante l’ethos del tiranno
Le Menadi immemori (Sen. Oed. 440 ss.). Sulle funzioni di un coro senecano
analisi del mito di Penteo proposto dal coro di DPS 432-444; innovazione del mito rispetto a Ov. met. II, 69-70; motivo delle Menadi immemori del loro misfatto (uccisione efferata di Penteo); interpretazione dei versi relativi alla luce della successiva (439-508) laus Bacchi; smemoratezza delle Menadi come prova della potenza esercitata dal dio sulle sue seguaci; valenza contrastiva del coro rispetto all’azione drammatica; rapporto dialettico mito / realtà; la strada di Edipo non può essere quella del mito; a lui la “smemoratezza” non è concessa, deve affrontare il proprio destino di uomo
Libido victrix (forme dell’intertestualità in Sen. Thy. 40 ss.)
il nucleo ovidiano di THS 40-48: trama di allusioni basata su figure come metonimia e sineddoche; l’espressione libido victrix; confronto con i modelli greci; il lettore di S.
Lo strappo lungamente atteso. Il caso di Sen. Oed. 961
:nota critica a DPS 961: esame dei precedenti tentativi di interpretazione e di emendazione; analisi del passo in cui è descritto l’autoaccecamento di Edipo a sostegno dell’emendazione di tantum in tandem proposta da J. Delz (Gn LXI 1989, 505-506, rec. a 1983.107)
Note tiestee (contributi interpretativi al Tieste di Seneca)
analisi del personaggio di Atreo con il contributo della psicanalisi; il problema della patologia del tiranno e la feritas di Atreo; la mostruosa dismisura del personaggio malvagio
Patologia del potere. Studi sulle tragedie di Seneca
ristampa e aggiornamento di alcuni studi senecani dedicati al tema del potere analizzato nei suoi aspetti patologici per coglierne i suoi risvolti drammaturgici, antropologici e stilistico-lessicali, con le conseguenti ripercussioni sulla critica esegetico-testuale
Populus infernae Stygis. Il motivo dei dannati del mito in Seneca tragico
il motivo dei peccatori infernali è giunto a S. codificato secondo il canone epico, che ne descrive le pene all’interno della più generale descrizione degli Inferi visitati dall’eroe nella sua catabasi, secondo il canone narrativo, rappresentato dall’epillio di Orfeo in Verg. g. IV, 484, con l’intermediario di Ov. met. X, 41-48, e infine secondo il canone della defixio; S. opera peraltro sul materiale della tradizione, tanto che la stereotipia non compromette il legame con le diverse funzioni del topos e il carattere dei personaggi