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Contrazione degli elementa brevia nei gliconei senecani: Oed. 891-908

Argomenti:

analisi della colometria di DPS 891-908, versi di origine gliconica, ma scritti secondo uno schema metrico differente da quello con cui solitamente l’autore apre i cori; ci sono più varianti del gliconeo nel medesimo coro e Seneca sembra collegarsi alla tradizione del metro latino arcaico e tardorepubblicano, facendosi diretto continuatore di Catullo e Orazio; questi versi non sarebbero da intendersi come dimetri lecizi (trocaici catalettici), mai usati da Seneca

Testo in latino: No
Rivista: Maia
Numero rivista: LXIII
Anno rivista: 2011
Pagina rivista: 90-95
Codice scheda: 2011.64
Parole chiave: Estetica, Fonti, Lingua e stile
Opere citate: DPS 223-232; 712-713; 883-914; GMM 665; 826; 868-869; MED 740-751; PHD 1201-1212

Docmi, ipodocmi e reiziani nell’Agamennone di Seneca: VV. 589-635

Argomenti:

analisi della colometria di GMM 589-635 secondo i testimoni E e A; nonostante la preponderanza della matrice eolica abbia portato la critica a ricondurre la metrica corale di Seneca solo a quella oraziana, è possibile ipotizzare una dipendenza dalla trazione scenica greca ampiamente filtrata da quella latina, rilevando la presenza di reiziani e docmi i quali risultano costruiti in varie forme tutte riconducibili alla percezione alessandrina della dimetria di dodici tempi (periodos dodekasemos)

Testo in latino: No
Rivista: Maia
Numero rivista: LXII
Anno rivista: 2010
Pagina rivista: 292-304
Codice scheda: 2010.28
Parole chiave: Estetica, Fonti, Lingua e stile
Opere citate: GMM 589-635; MED 579-606; PHD 1203; TRD