Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Autore: Esposito, Paolo
L’accettazione della sconfitta. Pompeo e Scipione in Livio, V. Massimo, Seneca e Lucano
studio dell’episodio della fuga di Pompeo dopo Farsalo in Luc. VII; complessità, patetismo ed umanità del personaggio; confronto con il comportamento ben diverso di Scipione dopo i processi che lo avevano coinvolto; sua esemplarità in Liv. XXXVIII, 50-53, V.Max. V, 3, 2 e PST 86
La felicità e il giudizio del volgo. Seneca, De vita beata 2, 2
la felicità consiste in un retto agire, non nell’agire per piacere al volgo; i beni di fortuna, se correttamente utilizzati, non sono un ostacolo al conseguimento della virtù
Parsimonia e luxuria edilizia: Seneca e alcuni eccessi neroniani
la descrizione del lusso delle ville in S. risulta di particolare interesse se considerata alla luce della situazione architettonica dell’età neroniana, specialmente intorno al 64 in cui era viva la tendenza allo sfarzo e alla grandiosità; la morale tradizionale e i luoghi comuni della predicazione filosofico-diatribica oscillavano tra la condanna dello sfarzo edilizio privato e la tolleranza di quello pubblico: non si tollerava assolutamente la mancanza di equilibrio e di misura; a Nerone si poteva concedere una dimora non comune, un po’ meno che fosse stravagante, ancor meno che fosse di straordinarie dimensioni
Per la lettura di Seneca, De ira, II, 35, 6
messa in discussione dell’attribuzione tradizionale a Verg. A. VIII, 702-703 del primo dei due versi citati in IRA II, 35, 6; uso di immagini mitologiche tratte dai poeti per la rappresentazione dell’ira