Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Autore: De Vivo, Arturo
Il volo di Fetonte da Ovidio a Seneca
Seneca contestualizza Ov. Met. II,63-69;79-81 all’interno di PRV in modo tale da costruire una sorta di prosimetro e la sua lettura del volo di Fetonte come lodevole prova di virtù non deve considerarsi il frutto di un rimaneggiamento di Ovidio, bensì di una lettura selettiva del testo poetico (forse filtrata dal ricordo di Trist. IV,3,65-76), in sostanziale continuità con l’immagine di Fetonte data dal poeta, anch’essa nobile e positiva.
Le parole della scienza. Sul trattato de terrae motu di Seneca
NTR VI composto in seguito al terremoto del 62 d.C. in Campania, in forma di trattato relativo ai terremoti, allo scopo di eliminarne la paura; indagine delle modalità e delle funzioni delle citazioni virgiliane in NTR VI (non solo esornative, ma con valenza retorica e con il fine di persuadere); struttura di NTR VI ed esame di proemio ed epilogo; Ringkomposition di NTR VI; influsso della trattazione didascalico-scientifica sul proemio e sull’epilogo; influsso per lingua e stile di Lucrezio e Virgilio
Nerone e la ricerca delle fonti del Nilo (Sen. nat. VI 8, 3-5)
racconto della spedizione promossa da Nerone nel territorio etiopico ad investigandum caput Nili in NTR VI, 8, 3-5; confronto con Plin. nat. VI, 181-186; dati apparentemente contrastanti: per Plinio la spedi-zione in Etiopia è missione esplorativa in funzione militare, per S. Nerone è mosso da interessi scientifici (ve-ritatis amantissimus); esegesi del testo di S. il cui senso va ribaltato alla luce dei seguenti elementi: contami-nazione di generi letterari (inserzione di una forma della storiografia, il discorso/racconto dei centurioni, nel-l’ambito di un trattato scientifico), descrizione non scientifica del luogo scoperto secondo il modello epico di topothesia, allusione all’aemulatio Alexandri, che ha in comune con Nerone un pretestuoso amor veritatis e usa le implicazioni scientifiche delle sue conquiste come copertura ideologica dell’avidità del tiranno
Parole oscure, oscure caverne (Ov. Met. I, 338, Sen. Nat. V, 14)
in NTR V, 14 S. sostituisce suspensa ad obscura di Ov. met. I, 338, ma la sua operazione è un’allusione più che una citazione; rapporto con l’Aetna e con Ovidio.
Seneca scienziato e Ovidio
il debito di S. verso Ovidio nel contesto di un rapporto dialettico e critico; diversa prassi della citazione nel caso di Ovidio e Virgilio; la tecnica della doppia citazione
Seneca uomo politico e l’età di Claudio e di Nerone. Atti del Convegno internazionale (Capri 25-27 marzo 1999)
Atti del Convegno internazionale di Capri (25-27 marzo 1999), sul potere imperiale nell’età di Nerone, sul contributo di S. al dibattito ideologico-politico e alla definizione della natura del principato, sulle relazioni di S. con la vita pubblica