Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Autore: Brugnoli, Giorgio
Coniectanea XXI-XXX
correzioni a loci di S.; insomnia / in somnia in PRV 5, 9 ed in altri autori; NTR VI, 1, 11 cela la citazione di GMM 698; relazioni di GMM 59-62 e PHD 105 con Verg. A. IV, 1. 2. 5. 23. 529. 531-532
Excerpta senecani in un manoscritto di Breslavia
esame di Wroc?aw, Biblioteka Uniwerytecka, Rehdiger R. 73 Ziegler, distrutto nell’ultima guerra, di cui si è però salvato il foglio contente gli excerpta senecani: si tratta di citazioni da HFU, THS, DPS, TRD, MED, GMM, HOE; tutti gli estratti del ms. compaiono pure nelle Eclogae Lugdunenses (composte nel 1351) e la lezione tradita dalle due raccolte è in genere la medesima, in opposizione al consensus codicum
La tradizione dell’Octavia
studio della tradizione di CTV; assenza di citazioni di CTV nella tradizione indiretta anteriore a Vincenzo di Beauvais (XIII sec.); studio dei rapporti tra il ramo interpolato della tradizione di TRG e quella di CTV attraverso l’esame dei passi di CTV necessitanti correzioni; inserimento di CTV nel corpus di TRG in un qualsiasi momento posteriore alla formazione della tradizione interpolata
La tradizione delle Tragoediae di Seneca
Si riscontra la necessità di affrontare con ed. critica separata le due recensiones (A e E) del corpus tragico senecano; datazione fissata attorno al XI secolo, epoca a cui risale l’inclusione dell’Octavia nel corpus; critica appuntata contro virtuosismi di alcuni filologi moderni che sfigurano la facies originaria del testo; di qui l’invito a difendere in Phoen. 648 il tràdito sceptra Thebano di contro alla congettura Thebarum (Ascensius); e in Phoen. 662 exilia dispone di A contro l’improbabile oppone di E e la congettura compone.
La tradizione manoscritta di Seneca tragico alla luce delle testimonianze medioevali
esame delle testimonianze della tradizione indiretta di TRG; rivalutazione della tradizione cosiddetta interpolata (A) in base alla maggiore antichità di testimonianze rispetto a Firenze, Bibl. Laur., plut. XXXVII, 13 (Etruscus); spostamento dei termini dell’interpolazione di A ad un periodo successivo al X sec.; ricostruzione delle tappe della tradizione ms. anteriori ad E
Le tragedie di Seneca nei florilegi medievali
Per il testo dell’Octavia
riflessioni sugli interventi al testo di CTV proposti da O. Zwierlein (1987.9 ); le tipologie d’errore nei mss.; segnalazione degli interventi non ritenuti necessari e delle espressioni da mantenere o preferire: CTV 18 (lux); 34 (facili bono); 49 ([quem] secreta); 114 (scelerum[que] capax£que$); 232 (infestam facem); 415-416 (sulcare terram, laesa quae fruges suas / interius, alte condidit sacro sinu); 461 (respectu£m$ ensis faciet); 503 (£T$antum cruoris Roma non vidit sui); 558-559 (armat et telis manus / arcusque sacros); 590-591 (et ipse populi vota iam pridem moror / cum portet utero pignus et partem mei); 654-655 (non ego saevi cernere cogor / coniugis ora); 676 (fregit claros quae saepe duces); 740 (infestus vigor); 760 (£En$ vota pro me suscipe); 794-795 (quaecumque claro marmore effigies stetit / aut ora fulgens, ora Poppeae gerens); 952-953 (cui licuit regnum in caelum / sperare); note esegetiche a CTV 18-20, 34-35, 46-50, 114 e 152-153; Appendice 1: in margine all’edizione Giardina (1966.5 ), in 36-37 mantenere latentis al posto di labantis, in 52-53 leggere immitis al posto di mittit, in 133 poscit al posto di captat, in 134-136 emergere umbris, in 179-180 labentem al posto di labantem; Appendice 2: ancora in margine all’edizione Zwierlein in 173 mantenere flamma fervens, in 175 non vires dedit, in 231-234 aeterna
Percorsi della tradizione manoscritta di Seneca
panorama della fortuna di S. da Quintiliano al Medio Evo; le motivazioni della sua popolarità risiedono soprattutto nel carattere morale degli scritti e causano la perdita di gran parte delle opere scientifiche; panorama della tradizione delle opere pervenute; appendice sulla duplice recensione di TRG
Ut patet per Senecam in suis tragoediis
citazione di Terenzio e S. in Dante, ep. Cangr. 10; problema della conoscenza delle tragedie di S. da parte di Dante; discussione di un articolo di E. Parodi (1914.32 ); solo sette luoghi paralleli fra Divina Commedia e TRG, sui 59 individuati dal Parodi, sono significativi; una lettura diretta di TRG da parte di Dante non è dimostrabile; possibile dipendenza dell’ep. dal Commentum all’Ecerinide del Mussato composto da Guizzardo da Bologna e Castellano di Bassano (p. 81 Padrin) che, chiarendo l’etimo di tragoedia, cita il nome di S