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A proposito di πείσομαι in una variante di un verso di Cleante

Argomenti:

note critiche ed esegetiche alla conclusione della preghiera di Cleante in SVF I, 527: nel v. 4 la scrittura patiar della trasposizione di PST 107, 11 fa pensare che la variante πείσομαι in Vett.Val. IX, 26 sia da intendere come futuro di πείθομαι e non di πάσχω.

Testo in latino: No
Personaggi: Cleante
Rivista: Sil
Numero rivista: XIX
Pagina rivista: 377-379
Codice scheda: 1993.22
Parole chiave: Lingua e stile
Opere citate: PST 107, 11

L. Anneo Seneca, La provvidenza, introduzione, testo, traduzione e note a cura di Emanuela Andreoni

Argomenti:

introduzione a PRV; testo di PRV secondo Waltz (1927.2 ) con traduzione italiana a fronte; brevi note critiche ed esegetiche al fondo (pp. 81-96)

Collana: Scriptores Latini XI
Editore: Edizioni dell'Ateneo
Testo in latino:
Luogo: Roma
Totale pagine: 96
Codice scheda: 1971.6
Parole chiave: Edizione, Esegesi, Traduzione
Opere citate: PRV
Recensioni: Cupaiuolo, BStudLat II 1972, 104-106 | Aricò, RSC XXII 1974, 123-124

La Grande Dea ovvero i volti della Natura, (Una lettura di Seneca, Plinio e Lucrezio)

in L’uomo antico e la natura, Atti del convegno nazionale di studi, a cura di Renato UGLIONE, Associazione italiana di cultura classica, Delegazione di Torino, CELID, Torino 1998
Testo in latino: No
Pagina rivista: 161-176
Codice scheda: 1998.23
Note: = 1997.32

La traduzione “infedele” di Seneca della preghiera di Cleante

Argomenti:

esame della traduzione di S. della preghiera di Cleante in PST 107, 10; problema dell’attribuzione di paternità dell’ultimo v.; rilevamento di uno iato di tono e di pensiero tra i primi quattro vv. greci e il quinto verso di S.: esso fa riconoscere in S. rispetto a Cleante l’omologazione di fato e provvidenza e la presenza del concetto di una colpa della volontà (nolentem; cf. il più tardo concetto di mala voluntas); forzatura del testo di Cleante da parte di S., che rappresenta la posizione ortodossa dell’antico stoicismo di Zenone circa il rapporto tra divinità e fato; la dottrina stoica del fato in ambiente latino (cf. Verg. A. III, 114; IV, 519-520; V, 709; VIII, 131-133; Manil. III, 58; IV, 22. 117-118; Lucr. II, 255-279; Cic. fat.); il pensiero di S. sul fato (PRV, sopr. 5, 4-8; 15, 4-7; TRN 10, 4; 11, 1-3; PST 107): ricchezza concettuale e argomentativa di S.; il tema della felicità del saggio (cf. DPS 980-994); l’ideologia del fato dopo S.: Epitteto e Marco Aurelio; esame del contesto in cui avvenne la ripresa dei versi cleantei da parte di Simplicio (IV sec.)

Testo in latino: No
Rivista: AMArc
Numero rivista: III 8
Pagina rivista: 361-406
Codice scheda: 1986 1987.25
Parole chiave: Fonti
Opere citate: PST 107, 10
Note: cf anche 1991.114

Le espressioni del fato nella scrittura di Seneca filosofo

Argomenti:

lessico del destino in S. e negli stoici; S. si serve del lessico tradizionale, che riesce a rendere espressivo

Testo in latino: No
Rivista: Auf
Numero rivista: XI-XII
Pagina rivista: 127-140
Codice scheda: 1990.29
Parole chiave: Fonti, Lingua e stile
Opere citate: PRV 5, 7-8; TRN 10, 4 - 11, 3; VTB 15, 4-7
Note: cf. anche 1992.29

Le espressioni del fato nella scrittura di Seneca filosofo

in La langue latine, langue de la philosophie
Argomenti:

Problema del rapporto tra fato e provvidenza nella filosofia stoica; coincidenza in S. delle nozioni di fato e provvidenza, secondo la dottrina di Crisippo; esame del linguaggio di S. relativo alla complessa visione del fato; pregnanza poetica del lessico ideologico del fato nella lingua di S.; polemica contro il fato stoico in Lucr. II 255-279 e Luc. II 287

Editore: e Boccard, Paris, "L'Erma" di Bretschneider
Testo in latino: No
Luogo: Roma
Totale pagine: 161-171
Codice scheda: 1992.29
Opere citate: PRV 5, 7-8; TRN 10, 4 - 11, 3; VTB 15, 4-7
Note: cf. anche 1990.29

Seneca: l’altro aspetto della divinità

in Seneca e il suo tempo, Atti del Convegno internazionale di Roma-Cassino, 11-14 novembre 1998, a cura di Piergiorgio PARRONI, «Biblioteca di “Filologia e critica”» VI, Salerno editrice, Roma 2000
Argomenti:

si illustra il differente modo di trattare il rapporto dell’uomo con la divinità in TRG e nella produzione filosofica; in particolare TRG veicolano il lato più torbido dell’uomo, preda delle passioni al punto da arrivare a negare l’esistenza degli dei o a peccare di tracotanza; l’opera filosofica, invece, intende trasmettere l’ideale del saggio in armonia con la natura e la divinità, concepita come totalità delle cose; si stempera il freddo razionalismo stoico nel recupero di una “fede ancestrale”.

Collana: Biblioteca di "Filologia e critica"
Editore: Salerno Editrice Roma
Testo in latino: No
Numero rivista: VI
Anno rivista: 2000
Pagina rivista: 179-191
Codice scheda: 2000.32
Parole chiave: Religione
Opere citate: MED; PHD; PST; THS.
Note: completata da Davide Trotta