Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Autore: Andreoni, Emanuela
A proposito di πείσομαι in una variante di un verso di Cleante
note critiche ed esegetiche alla conclusione della preghiera di Cleante in SVF I, 527: nel v. 4 la scrittura patiar della trasposizione di PST 107, 11 fa pensare che la variante πείσομαι in Vett.Val. IX, 26 sia da intendere come futuro di πείθομαι e non di πάσχω.
L. Anneo Seneca, La provvidenza, introduzione, testo, traduzione e note a cura di Emanuela Andreoni
introduzione a PRV; testo di PRV secondo Waltz (1927.2 ) con traduzione italiana a fronte; brevi note critiche ed esegetiche al fondo (pp. 81-96)
La Grande Dea ovvero i volti della Natura, (Una lettura di Seneca, Plinio e Lucrezio)
La traduzione “infedele” di Seneca della preghiera di Cleante
esame della traduzione di S. della preghiera di Cleante in PST 107, 10; problema dell’attribuzione di paternità dell’ultimo v.; rilevamento di uno iato di tono e di pensiero tra i primi quattro vv. greci e il quinto verso di S.: esso fa riconoscere in S. rispetto a Cleante l’omologazione di fato e provvidenza e la presenza del concetto di una colpa della volontà (nolentem; cf. il più tardo concetto di mala voluntas); forzatura del testo di Cleante da parte di S., che rappresenta la posizione ortodossa dell’antico stoicismo di Zenone circa il rapporto tra divinità e fato; la dottrina stoica del fato in ambiente latino (cf. Verg. A. III, 114; IV, 519-520; V, 709; VIII, 131-133; Manil. III, 58; IV, 22. 117-118; Lucr. II, 255-279; Cic. fat.); il pensiero di S. sul fato (PRV, sopr. 5, 4-8; 15, 4-7; TRN 10, 4; 11, 1-3; PST 107): ricchezza concettuale e argomentativa di S.; il tema della felicità del saggio (cf. DPS 980-994); l’ideologia del fato dopo S.: Epitteto e Marco Aurelio; esame del contesto in cui avvenne la ripresa dei versi cleantei da parte di Simplicio (IV sec.)
Le espressioni del fato nella scrittura di Seneca filosofo
lessico del destino in S. e negli stoici; S. si serve del lessico tradizionale, che riesce a rendere espressivo
Le espressioni del fato nella scrittura di Seneca filosofo
Problema del rapporto tra fato e provvidenza nella filosofia stoica; coincidenza in S. delle nozioni di fato e provvidenza, secondo la dottrina di Crisippo; esame del linguaggio di S. relativo alla complessa visione del fato; pregnanza poetica del lessico ideologico del fato nella lingua di S.; polemica contro il fato stoico in Lucr. II 255-279 e Luc. II 287
Seneca: l’altro aspetto della divinità
si illustra il differente modo di trattare il rapporto dell’uomo con la divinità in TRG e nella produzione filosofica; in particolare TRG veicolano il lato più torbido dell’uomo, preda delle passioni al punto da arrivare a negare l’esistenza degli dei o a peccare di tracotanza; l’opera filosofica, invece, intende trasmettere l’ideale del saggio in armonia con la natura e la divinità, concepita come totalità delle cose; si stempera il freddo razionalismo stoico nel recupero di una “fede ancestrale”.