Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Autore: André, Jean-Marie
L’époque julio-claudienne ou le sommeil des écoles
le critiche mosse da S. alle scuole filosofiche in NTR VII, 32, 2 sono riservate agli indirizzi di importanza secondaria: in realtà, malgrado la tirannide politica, o forse proprio a causa sua, nel periodo giulio-claudio la filosofia occupa un grande spazio nella vita sociale e culturale
La philosophie à Rome
storia della filosofia a Roma, con particolare attenzione a S.: formazione filosofica; stoicismo ed eclettismo; analisi delle opere filosofiche
La présence de Virgile chez Sénèque. Zones d’ombre et de lumière
citazioni di Virgilio in S.; non sono presenti riferimenti ad alcuni libri delle Georgiche e dell’Eneide: ragioni dell’esclusione
Les Lettres à Lucilius de Sénèque. Livres XIV-XVIII
Recherches sur l’otium romain
pp. 27-81 (Otium, retraite et conversion à la sagesse chez Sénèque. L’évolution des Dialogues aux Lettres): percorso spirituale di S. dalla vita attiva a quella contemplativa attraverso BRV, TRN e PST; sua posizione dottrinaria sull’argomento; sue riflessioni sull’otium in PST, tra contemplazione e spiritualità
Séneca y el problema filosófico de la guerra
Sénèque et l’Egypte: esquisse d’un bilan
Seneca soggiornò in Egitto in gioventù, e ne parlò poi in opere perdute (il De situ et sacris Aegyptiorum e il De superstitione) e nel libro 4a delle Naturales Quaestiones. Aveva dei possedimenti terreni in quel paese, cui rinunciò nel 62: ma rimase interessato alla fertilità del luogo, come attestano le NTR. Ne ignorò invece del tutto (per quanto ne sappiamo) la cultura, l’arte, la medicina, le scienze, limitandosi a criticare la religione come superstitio externa. Ben maggiore l’interesse dimostrato da Lucano (libro X) a questo proposito
Sénèque et la peine de mort
nei riguardi della pena di morte, sospeso tra le opposte esigenze della filantropia e della giustizia, S. assume una posizione di tolleranza responsabile, giustificando il ricorso alla sanzione capitale solo come metodo estremo di correzione, al fine di preservare i fondamenti della vita sociale
Sénèque et la philosophie de l’histoire
complessità del rapporto di S. con la storiografia; la riflessione filosofica sulla storia emerge in particolare in DLG e PST; limiti della curiosità storiografica di S.; ambiguo significato del suo concetto di storiografia; rifiuto della neutralità o oggettività della storia; il principato come necessità storica, non sempre era di prosperità; non coincidenza tra le convinzioni politiche di S. e l’antropologia normativa del Portico; le antinomie della provvidenza; tipicamente stoiche sono l’antinomia tra caso evenemenziale e fatalità determinista, la dottrina ciclica del tempo
Sénèque et la topographie de Rome
Le testimonianze di Seneca sulla topografia di Roma e sui grandi problemi urbanistici si rivelano ricche di allusioni ma relativamente povere di precisione. Le PST, che per il contenuto sembrerebbero più aperte a riferimenti alla Città e alla vita quotidiana, non ne contengono più che i DLG, e principalmente vertono sull’urbanismo neroniano e sulla ristrutturazione del centro
Sénèque et le problème philosophique de la guerre
S. si trova combattuto tra le dottrine politiche della giustificazione della guerra ed il pacifismo di origine stoica
Sénèque et les problèmes de la ville
le idee di S. sulla città e sul suo sviluppo; la topica letteraria dei disagi della città: incendi, danneg-giamenti, popolazione troppo numerosa, costruzioni continue e rumori; la città è dannosa anche per la virtù, in quanto incoraggia la luxuria; debiti di S. con il pensiero greco per questa concezione
Sénèque théologien. L’évolution de sa pensée jusqu’au “De superstitione”
analisi dell’evoluzione del pensiero religioso di S. attraverso i principali problemi teologici da lui af-frontati nei suoi scritti, fino al De superstitione che, perduto ma parzialmente salvato da Agostino, rappresenta l’esito estremo della sua riflessione in merito.Opere citate: BNF; CLM; FRG F 65 V. (= 31 H.); LDS; PRV