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Nomen/omen: poetica e funzione dei nomi (Plauto, Seneca, Petronio)
Argomenti:
interpretazione etimologica dei nomi in Plauto, S. e Petronio; in S. è riconoscibile l’adattamento del suono al senso e la rifrazione sul nome di intenzioni dell’autore mediante un’accentuazione di valori o artifici linguistici e sintattici; passaggio in S. dell’antroponimo dal tipo denotativo a quello connotativo (il nome proprio, di per sé privo di significato, ne ha ormai in S. acquistato definitivamente uno, quello che le vicende solidali al personaggio gli hanno attribuito); uso del lessico della parentela, frutto di una scelta ideologica dell’autore S., capace di orientare il racconto secondo il senso da lui voluto; il nome è maschera, sostituzione di una maschera metaforica a quella reale.
Testo in latino: No
Personaggi: Aristotele, Edipo, Medea, Petronio Arbitro, Pirro, Plauto
Rivista: MD
Numero rivista: XX-XXI
Pagina rivista: 33-70
Codice scheda: 1988.81
Parole chiave: Lingua e stile
Opere citate: TRG