Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
La metamorfosi del tempo al termine della vita (Sen. Brev. vitae 3,2-3 e Tomasi di Lampedusa)
Dapprima si analizza il cap. III del BRV, mettendo in luce il percorso attraverso il quale il senex perviene alla presa di coscienza della metamorfosi del tempo, che si contrae in pochi attimi veramente vissuti, e del conseguente paradosso che la morte giunge ‘prematura’; in seguito si studia la morte di Don Fabrizio nel cap. VII del Gattopardo, evidenziando analogie e differenze con il trattato di S. Tra le differenze, il modo di giungere alla ‘computazione’ del tempo realmente vissuto: S. procede negativamente, espungendo il tempo ‘non vissuto’, mentre Tomasi procede positivamente, cercando gli attimi ‘vissuti’; ciò dipende dal fatto che in Tomasi non vi è un saldo principio filosofico a sostenere l’esistenza, ma lo spreco è la norma, e gli attimi vissuti una rara eccezione. In tal modo si giustifica il tono sarcastico di S., in opposizione all’alone tragico che circonda Don Fabrizio