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L. Anneo Seneca, Lettere a Lucilio, a cura di Massimo Pittau

Argomenti:

introduzione di carattere generale: biografia e opere di S., rapporto con il Cristianesimo, PST; particolarità linguistiche; antologia scolastica di PST con traduzione italiana

Indice: Avvertenza, 5; Introduzione, 9; Nota bibliografica, 49; Bisogna essere avari del proprio tempo (Epist. I), 55; Pochi libri ma buoni (Epist. II), 61; Massima cura nella scelta degli amici e massima fiducia in loro (Epist. III), 68; Nessuna ostentazione di cultura né di vita stravagante (Epist. V), 74; L'amicizia favorisce il perfezionamento morale (Epist. VI), 83; Fuggire la folla e soprattutto gli spettacoli immorali (Epist. VII), 90; Vantaggi e pericoli della solitudine (Epist. X), 105; E' necessario affrettare il nostro perfezionamento morale (Epist. XXXII), 111; Il giusto orgoglio dell'educatore (Epist. XXXIV), 117; L'esercizio della virtù non è facile (Epist. XXXVII), 121; Educano più le conversazioni che non i discorsi (Epist. XXXVIII), 127; Dobbiamo temere il giudizio della nostra coscienza (Epist. XLIII), 131; Gli schiavi sono uomini come tutti gli altri (Epist. XLVII), 135; "Sciaurati che mai non fur vivi" (Epist. LX), 151; Dobbiamo essere preparati alla morte (Epist. LXI), 155; Possiede tutte le cose chi ha imparato a disprezzarle (Epist. LXII), 159; Si deve alternare il leggere con lo scrivere (Epist. LXXXIV), 162; Sopportare le sventure e operare fortemente (Epist. XCVI), 175; Non ingannare né farsi ingannare (Epist. CIII), 181; L'educazione tardiva fallisce quasi sempre (Epist. CXII), 186
Editore: La Scuola Editrice
Testo in latino:
Luogo: Brescia
Totale pagine: 188
Codice scheda: 1961.5
Parole chiave: Edizione, Traduzione
Opere citate: PST 1; 2; 3; 5; 6; 7; 10; 32; 34; 37; 38; 43; 47; 60; 61; 62; 84; 96; 103; 112