Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca

Magnitudinem exuere Augusto privato in Seneca, brev. vit. 4,2 ss.

Argomenti:

in BRV 4 Augusto appare come uomo torturato dal proprio potere e in un atteggiamento proprio dell’antisapiente, lontanissimo dall’immagine del sovrano filosofo, dato che l’otium da lui ricercato è egoistico e assolutamente intempestivo; nella descrizione del potere imperiale si individuano temi ed espressioni accostabili alla panegiristica, ma soprattutto al dialogo tra Creonte ed Edipo in DPS: l’otium si connota come una finzione finalizzata tanto a blandire (e ingannare) i sudditi, quanto a illudere se stessi

Testo in latino: No
Rivista: Paid
Numero rivista: LXVII
Anno rivista: 2012
Pagina rivista: 107-121
Codice scheda: 2012.4
Opere citate: BNF IV,17,3; BRV 2,5; 4,5-6; CLM I,1,2; 8,3; 12,2; DPS 6-8; 671-684; GGM 83; 88-89; NTR III,1,1; PST 1,1; 55,3-4; 85,8; 94,73-74; 91(in realtà 111),3-5; THS 136; 391-392 TRD 171; TRN 10,6

Contrazione degli elementa brevia nei gliconei senecani: Oed. 891-908

Argomenti:

analisi della colometria di DPS 891-908, versi di origine gliconica, ma scritti secondo uno schema metrico differente da quello con cui solitamente l’autore apre i cori; ci sono più varianti del gliconeo nel medesimo coro e Seneca sembra collegarsi alla tradizione del metro latino arcaico e tardorepubblicano, facendosi diretto continuatore di Catullo e Orazio; questi versi non sarebbero da intendersi come dimetri lecizi (trocaici catalettici), mai usati da Seneca

Testo in latino: No
Rivista: Maia
Numero rivista: LXIII
Anno rivista: 2011
Pagina rivista: 90-95
Codice scheda: 2011.64
Parole chiave: Estetica, Fonti, Lingua e stile
Opere citate: DPS 223-232; 712-713; 883-914; GMM 665; 826; 868-869; MED 740-751; PHD 1201-1212

Seneca’s Presence in Pliny’s Epistle 1.12

Argomenti:

descrivendo il suicidio di Corellio Plinio instaura un “dialogo intertestuale” con PST e riesce a connotare meglio il suo personaggio come sapiente stoico mediante una serie di allusioni e affinità stilistico-lessicali con il testo senecano; Plinio tuttavia denuncia i limiti della filosofia in tema di precettistica consolatoria dichiarando il suo dolore per la perdita dell’amico e denunciando l’inumanità del sapiente impassibile: l’unica vera consolazione consiste nel mantenere in vita e trasmettere alla posterità la memoria dei cari scomparsi

Testo in latino: No
Rivista: Phil
Numero rivista: CLV
Anno rivista: 2011
Pagina rivista: 346-360
Codice scheda: 2011.55
Opere citate: MRC 7,4; PRV 2,7-9; 6,7; PST 25,5-6; 32,1; 58,27;32-36; 63,12; 66,12;32-33;39; 82,5;19-20; 85,2;29-30;37-41; 96,5; 98,17; 99,1-2;5;15;25-29;32; 104,22

Docmi, ipodocmi e reiziani nell’Agamennone di Seneca: VV. 589-635

Argomenti:

analisi della colometria di GMM 589-635 secondo i testimoni E e A; nonostante la preponderanza della matrice eolica abbia portato la critica a ricondurre la metrica corale di Seneca solo a quella oraziana, è possibile ipotizzare una dipendenza dalla trazione scenica greca ampiamente filtrata da quella latina, rilevando la presenza di reiziani e docmi i quali risultano costruiti in varie forme tutte riconducibili alla percezione alessandrina della dimetria di dodici tempi (periodos dodekasemos)

Testo in latino: No
Rivista: Maia
Numero rivista: LXII
Anno rivista: 2010
Pagina rivista: 292-304
Codice scheda: 2010.28
Parole chiave: Estetica, Fonti, Lingua e stile
Opere citate: GMM 589-635; MED 579-606; PHD 1203; TRD

Plinio, e Seneca, in due lettere rinascimentali fittizie dalla villeggiatura

in Uso, riuso e abuso dei testi classici
Argomenti:

influsso di alcune epistole senecane concernenti la vita in villa e il contrasto con la vita cittadina su due testi rinascimentali: Le venti giornate dell’agricoltura di A. Gallo e la Lettera in laude della villa di A. Lollio

Editore: LED
Testo in latino: No
Luogo: Milano
Pagina rivista: 183-207
Codice scheda: 2010.25
Opere citate: PST 7,1;7; 51,4; 55,8; 56,1-2;4; 68; 86

L’epistula come monumentum. Seneca e l’‘autocoscienza’ letteraria della filosofia (epist. 21,3-6)

Argomenti:

Seneca in PST 21 ripropone l’idea topica eternatrice della letteratura mediante il linguaggio della commemorazione sepolcrale propria della tradizione romana. Analisi delle forme soprattutto lessicali che l’epistola condivide con la retorica funebre e con brani poetici facenti riferimento alla terminologia ‘monumentale’

Testo in latino: No
Rivista: Ath
Numero rivista: XCVIII
Anno rivista: 2010
Pagina rivista: 445-465
Codice scheda: 2010.21
Opere citate: BNF III,28,2; IV,28,4; BRV 12,2; 20,2; HLV 17,4; MED 729; MRC 19,4; 26,6; NTR I,16,6; PHD 1201-1203;1279-1280; PLB 3,5; 8,2; 18,2; PRG 26P (417R); 27P (418R); PST 8,2; 21; 33,4; 71,27; 79,15-17; 98,7-8; 102,3-20; 108,33; 110,10; 118,1-2; THS 832; TRN 1,4; VTB 2,3

Quali e quanti Seneca nella letteratura latina? Il Seneca di Marziale

Argomenti:

i riferimenti a Seneca negli epigrammi di Marziale (così come nell’opera di Giovenale) restituiscono un’immagine non di un filosofo, ma di un membro di una potente famiglia capace di garantire un patronato letterario generoso, ma meno ideologicamente impegnato di quello di epoca augustea e ormai impensabile in età flavia

Testo in latino: No
Rivista: Vich
Numero rivista: XI
Anno rivista: 2009
Pagina rivista: 34-44
Codice scheda: 2009.7
Parole chiave: Biografia, Fortuna
Opere citate: CTV; PST 87,2